Verrà inaugurata il 16 ottobre, presso la Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, la più importante raccolta privata di lavori italiani conservati all’estero, “un intervento con opere provocatorie che si confrontano con la società dei consumi e le questioni ambientali” di Enrica Borghi, cusiana di Ameno, una delle principali artiste contemporanee italiane. “Second Life” è un progetto curato da Giovanna Nicoletti, critica d’arte e giornalista, in esposizione fino al 22 dicembre. Tra le installazioni Borghi affianca a “Impressioni di Boulevard: donna con veletta” di Medardo Rosso un busto di Venere ricoperto di scaglie luccicanti che sono in realtà unghie finte smaltate di rosso scuro “elementi che sono – come spiega l’artista – allo stesso tempo fragili e forti”. A “Boulevard” di Gino Severini si riferisce invece “Patchworkcity” nella forma di una mappa urbana dove le confezioni di Tetra Pak costruiscono grappoli di agglomerati abitati che imitano la struttura topografica di una città.