Aggiornato al 11 Settembre 2024

Domo, un altro parto della speranza

Per la questione chiusura del punto nascite di Domo
dossola, sia l’Asl Vco, sia la Regione Piemonte, in sede dibattimentale presso il TAR Piemonte, hanno dichiarato che il Servizio Trasporto Assistito Materno (STAM) sia attivo e pienamente efficiente, tale da assicurare le emergenze in Ossola. Niente di più lontano dal vero e dalla realtà nella nostra zona e nello stesso Piemonte
secondo nostre informazioni. Non si capisce come si
possa affermare impunemente il falso! Si avete capito bene! Abbiamo scritto la parola falso! In Ossola, ancora una volta, in occasione di un “trasferimento in utero”, i
tempi necessari per tutelare la salute della coppia
mamma-neonato si sono dimostrati più che eccessivi a causa della mancanza dell’ambulanza dedicata e
del modello organizzativo. Forse definiamolo disor
ganizzativo. Ieri, una giovane donna è giunta al DEA del San Biagio con emorragia e minaccia di parto prematuro.
Stante la pericolosità della situazione clinica – per la mamma e soprattutto per il neonato – i sanitari del presidio ospedaliero hanno deciso di trasferire la donna presso un ospedale di livello sanitario appropriato.
La disponibilità a ricevere la donna è stata data dal Maggiore di Novara. Per raggiungere il nosocomio di Novara sono occorse circa cinque ore.
Mancando una ambulanza STAM presso il Presidio ospedaliero di Domodossola è stato allertato il 118 che, grazie soprattutto ai volontari, al medico di guardia, alla disponibilità dell’ostetrica e del ginecologo, hanno
potuto compiere il trasferimento. Si sottolinea il ruolo fondamentale dei volontari che in questo campo e in quelli del volontariato sociale, sono numerosissimi in Ossola, anche con la presenza di tantissimi giovani.
Ciò nonostante tutto è andato bene, grazie al soppo
rto e alla fortuna. Ricordiamo che tutto ciò é avvenuto durante le ore diurne di un giorno feriale con il Punto Nascita aperto, con l’attuale personale a pieno regime che ha potuto provvedere al trasferimento con relativo adeguato accompagnamento.
Restiamo in attesa della sentenza definitiva del TAR per avanzare adeguate proposte di radicale cambiamento.
Siamo sempre in attesa che i consiglieri regionali del territorio, si battano perché non vi sia un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato.

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