Sconcerto tra i residenti e i vicini sul marciapiede davanti al condominio al numero 44 di viale Marazza a Borgomanero. Dall’arrivo del 118, poi dei vigili del fuoco e quindi delle forze dell’ordine la voce ha iniziato a circolare sulla via e, quando le agenzie nazionali hanno battuto la notizia nel primo pomeriggio, i residenti hanno trovato l’agghiacciante conferma di un sospetto che molti nutrivano da tempo: l’anziana 82enne Paola Puricelli, che nessuno da tempo vedeva più in giro, non era più inferma a letto, come la figlia, che viveva con lei, riferiva a tutti, bensì era morta da almeno tre anni e veniva conservata nel congelatore dell’appartamento al sesto piano, dove oggi è stata trovata dalle forze dell’ordine. In tarda mattinata l’arrivo dell’ambulanza per prestare soccorso a Tiziana Devecchi, che viveva al sesto piano del palazzo al numero 44 della via davanti alla stazione della città agognina: la donna, in preda a un malore, ha chiamato i sanitari che, trovando la porta chiusa a chiave, hanno dovuto chiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Una volta forzata la serratura, il personale del 118 ha trovato la donna in stato confusionale e le ha prestato i primi soccorsi: secondo quanto riportano i vicini, la donna, avvisata da sanitari e vigili del fuoco delle procedure da attuare durante il suo ricovero in ospedale, ossia disattivare la corrente nell’appartamento, avrebbe chiesto animosamente ai soccorritori di non staccare il contatore e non controllare nel freezer la presenza di alimenti deperibili (come prevede sempre la procedura). Mentre l’ambulanza traportava Tiziana al vicino ospedale Santissima Trinità – dove si trova ancora, sorvegliata dai carabinieri -, vigili del fuoco e vigili urbani, mettendo in sicurezza l’appartamento – poi messo sotto sequestro dalla Procura di Novara -, hanno trovato il cadavere e avvertito la locale tenenza dei carabinieri. Perquisendo l’appartamento le forze dell’ordine hanno trovato una lettera risalente al 2010 e ora al vaglio degli inquirenti, in cui Tiziana scrive di aver trovato, al suo rientro in casa, il corpo senza vita della madre e di averlo messo nel congelatore per non doversi separare da lei, fino alla tragica affermazione “così resteremo sempre vicine”.
Ora è al vaglio degli investigatori l’ipotesi secondo cui come movente del macabro gesto ci sarebbe la volontà della figlia di continuare a incassare la pensione dell’anziana signora. I vicini avevano iniziato a insospettirsi da alcuni mesi: “Chi viveva ai piani più alti aveva iniziato a trovare strano il fatto di non sentire mai parlare nessuno in quell’appartamento – dice la titolare del negozio di parrucchiera al piano terra dell’immobile adiacente – ma la figlia diceva a tutti che sua madre era inferma a letto. Non era una persona molto socievole ma, quando ci incrociavamo mentre lei usciva dal palazzo, si fermava a salutare e diceva di essere impegnata nelle commissioni per prendersi cura della mamma, come andare a fare la spesa. Da quando le due donne erano venute a vivere nel palazzo, circa sette anni fa, però nessuno ha mai visto l’anziana signora e non sapevano nemmeno i loro nomi, dato che sul citofono non c’è la targhetta. Aveva un abbigliamento e un aspetto poco curati ma so che era una persona molto acculturata, amante della lettura: infatti spesso tornava dopo ore passate in biblioteca o carica di libri comprati nel negozio qui vicino, non ci risulta avesse molte amicizie, sembrava una persona piuttosto schiva . Con noi vicini era cordiale e per Natale passava sempre a fare gli auguri”.