La montagna piemontese si mobilita per chiedere alla Rai una migliore gestione del segnale nelle aree che oggi non riescono a vedere i canali televisivi e accedere al servizio pubblico. Cinque le possibilità per segnalare disservizi, carenze di segnale, impossibilità di accesso ai canali Rai, aumento del divario digitale promosse dall’Uncem piemontese. La prima è l’hashtag #montagnasenzarai su Twitter, mentre su Facebook Uncem ha creato il gruppo “Montagna senza Rai”, segnalato dalla pagina ufficiale della delegazione piemontese https://www.facebook.com/UncemPiemonte. Il sindacato della montagna ha predisposto anche un indirizzo mail dedicato per ricevere le istanze di enti locali, imprese, cittadini: montagnasenzarai@gmail.com. Quarta e quinta possibilità le due petizioni on line: http://www.firmiamo.it/tgrmontagne per chiedere alla Rai di riattivare e potenziare la trasmissione chiusa da due mesi, unica voce – ormai cancellata – delle notizie e delle storie più belle delle Terre Alte. La seconda petizione, aperta oggi, per chiedere alla Regione Piemonte, al Corecom, all’Agcom e a tutti i Parlamentari di intervenire per migliorare il segnale televisivo, a fronte delle difficoltà di ricezione e dunque della possibilità, sempre più forte, di obiezione al pagamento del canone Rai nei Comuni montani dove la tv non si vede. La petizione si può firmare collegandosi all’indirizzo web http://www.change.org/nonvedolarai