Migliaia di lumineri e altrettanti fedeli, “il bacio”, la processione, le barche, la cena. La tradizione si è rinnovata.
Poco prima delle 19 di mercoledì 7 gennaio, la reliquia della santissima Pietà è scesa dalla “nuvola” nel presbiterio. Il vescovo Franco Giulio Brambilla l’ha incensata e la stessa è stata proposta per oltre quaranta minuti al bacio ed all’abbraccio dei fedeli.
Migliaia di lumini hanno “incendiato” il campanile e l’intero borgo antico a ricordo dei fatti miracolosi del 1522. Fede e folclore che si abbracciano insieme in una notte. Ci sono le confraternite, i sacerdoti, i fedeli, le autorità, la corale, la banda, i volontari, la croce rossa, i giornalisti, i barcaioli ed i tanti segni di fede incastonati nel territorio.
Il prevosto don Mauro Caglio ha portato l’indirizzo di saluto al vescovo nella sua “prima” da coordinatore del capitolo di San Vittore. I carabinieri in alta uniforme hanno scortato insieme agli zabo’ ed ai volontari il baldacchino nel suo incedere dalla chiesa collegiata al Santuario in riva al lago maggiore. La benedizione del Verbano e dei pescatori è stata suggestiva ed impartita solennemente dal vescovo.
Il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella ha preso parte alle celebrazioni con tutti i sindaci dell’Unione rivierasca del Verbano, diversi omologhi elvetici, il vice-presidente della regione Piemonte Aldo Reschigna, il presidente della provincia Stefano Costa e diversi ufficiali delle forze armate provinciali. Il presidente della pro Cannobio Fabio Ceriani ha curato ed organizzato la posa di oltre diecimila lumini in paese e diversi aspetti organizzativi insieme al vice-sindaco Marco Cattaneo.
La sera è terminata con la cena storica conviviale delle “luganighe” consumata in ogni luogo a Cannobio da migliaia di persone. Oggi i riti saranno guidati da padre Giancarlo Iulita rettore del santuario di Re.
autorità PResenti: Vice-presidente Regione Piemonte Aldo Reschigna, presidente provincia Costa, Sindaco di Verbania, Sindaco di Cannobio e tutti quelli dell’unione del lago. Sindaco di Lesa. Autorità militari (capitani)
diciamo autorità circa 35, sacerdoti circa 35
fedeli alcune migliaia