Aggiornato al 29 Marzo 2024

Concorso per la nuova piazza, ma gli architetti locali possono partecipare?

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina (è libera professionista ma non svolge la professione di architetto) che chiede lumi su un contenzioso tra Comune di Verbania e Ordine degli Architetti di Novara e Vco che rischia di penalizzare i progettisti locali in merito al concorso per la futura piazza Fratelli Bandiera.

Di seguito il testo della lettera (su Eco Risveglio in edicola mercoledì 25 marzo un servizio sull’argomento).

Come noto il Comune di Verbania ha indetto un Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Bandiera (tutti i riferimenti alla pagina web : http://www.comune.verbania.it/Amministrazione/Gare/Gare-aperte/Concorso-di-progettazione-per-la-riqualificazione-di-Piazza-Fratelli-Bandiera ).
L’ordine degli Architetti di Novara e Vco ha inviato al Comune di Verbania una lettera, datata 6 marzo 2015, con osservazioni e critiche relative al bando, rilevando nello stesso diversi profili di illegittimità. Tale lettera è stata inviata per conoscenza anche a tutti gli iscritti all’ordine, ossia tutti (e solo) gli architetti del Novarese e del Vco. Tale lettera è stata pubblicata anche sulla homepage del sito internet dell’Ordine, alla pagina: http://www.architettinovaravco.it/ , dove nello spazio immediatamente successivo alla lettera compare il seguente avviso

AVVISO AGLI ISCRITTI
Si ricorda a tutti gli Iscritti che la partecipazione a bandi di affidamento o a procedure concorsuali (di idee o di progettazione) in merito ai quali l’Ordine abbia individuato profili di illegittimità, costituisce una probabile infrazione disciplinare.
Infatti, partecipare alle succitate procedure configurerebbe violazione ai principi di legalità e peraltro si contravverrebbe agli indirizzi che il Consiglio dell’Ordine ha determinato (art. 12, co. 2 Norme Deontologiche)

Il comune di Verbania, nella persona dell’Ing. Noemi Comola, ha fornito risposta a tutte le osservazioni, e non ha ritenuto di sospendere o annullare il bando.

Di conseguenza, ci si trova in una situazione in cui ad un bando attivo e, fino a prova contraria, legittimo, ai soli Architetti del Novarese e del Vco l’Ordine di appartenenza di fatto vieta di partecipare, poichè la partecipazione stessa rappresenta infrazione disciplinare e delle norme deontologiche. Ossia si prospetta l’applicazione di sanzioni (quali, di quale gravita e portata?) nei confronti degli iscritto all’Ordine Architetti di Novara e VCO che partecipino al bando.

Sulla base di quali norme (non ne vengono citate nella lettera) il bando viene ritenuto illegittimo?
Perchè l’Ordine di Novara e Vco, che dovrebbe rappresentare un organo di tutela degli interessi e dei diritti degli iscritti, di fatto discrimina i propri iscritti, a vantaggio dei professionisti che provengono da tutte le altre zone d’Italia (e non solo)?
Se un bando è illegittimo, perchè lo è solo per gli architetti locali? Perchè gli altri ordini non si pronunciano?
Ma nel caso non lo fosse, chi risarcisce gli stessi architetti di novara e vco per non aver potuto partecipare a causa del divieto dell’Ordine?

Tralascio di ricordare come, nella nostra zona, depressa e in preda alla crisi, un bando di quella portata, più unico che raro, possa rappresentare un’occasione per tutti, professionisti, imprese, lavoratori. L’ordine degli architetti di Novara e Vco ha deciso di escludere da tale occasione tutti i professionisti della zona, sulla base di profili di illegittimità del bando solo presunti, causando un potenziale grave danno agli stessi professionisti. E’ anche probabile che tale discriminazione porti un domani ad un annullamento globale del bando, estendendo il danno quindi alle imprese ed ai cittadini.

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