Aggiornato al 29 Marzo 2024

Amianto, Montefibre bis ribaltato in Appello

Sentenza ribaltata per il “Montefibre bis”. Dopo che il tribunale di Verbania aveva assolto tutti gli imputati, la Corte d’Appello li ha condannati a pene fino a 2 anni, 10 mesi e 15 giorni per omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime. Si tratta di 8 ex dirigenti della Montefibre e responsabili dello stabilimento chimico verbanese, nel quale lavoravano le 18 persone decedute e le 9 ammalatesi per esposizione all’amianto i cui casi sono confluiti in questo processo. Per alcuni casi, quelli di placche pleuriche, è stata decretata però la caduta in prescrizione. I risarcimenti saranno decisi dal tribunale civile ma intanto malati e parenti dei deceduti ammessi hanno avuto provvisionali tra 50 e 200mila euro. Ammesse al risarcimento dei danni anche Cgil, Medicina democratica e Associazione italiana esposti amianto.
Questa mattina invece udienza in tribunale a Verbania del Montefibre ter, con due colpi di scena: il giudice Raffaella Zappatini ha respinto (come già successo nei precedenti processi) la costituzione a parte civile del Comune di Verbania, mentre ha disposto la citazione come responsabile civile (cioè il soggetto che eventualmente risarcisce le parti offese) non solo la Montefibre spa, ma anche la Edison, società che discende dalla Montedison che dal 1972 al 1986 era la capogruppo della Montefibre. Una novità molto importante perché Montefibre è in amministrazione controllata (e dunque i risarcimenti saranno difficilmente ottenibili) mentre Edison è una azienda “in salute”.

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