Aggiornato al 28 Marzo 2024

Vaccini anti Covid, si lavora per trovare nuove sedi in Ossola

«Il punto chiave non è la sede in cui effettuare le vaccinazioni, ma il fatto che tutti i miei concittadini devono essere vaccinati a Domodossola evitando il disagio dello spostamento e che la campagna vaccinale veda un’accelerazione, compatibilmente con la disponibilità delle dosi. Questo è l’impegno che ho chiesto alla direzione generale dell’Asl e che confido troverà riscontro al più presto. Potrebbe anche essere con una riorganizzazione dei turni nelle attuali sedi del distretto e dell’ospedale. In merito desidero ringraziare la dottoressa Serpieri (direttore generale dell’Azienda sanitaria, ndr) che ho trovato attenta e disponibile alle mie richieste». Così il primo cittadino di Domodossola, Lucio Pizzi, dopo che la scorsa settimana su Eco Risveglio avevamo lanciato il grido d’allarme sulla disparità di numero di dosi inoculate in Ossola, rispetto alle altre aree della provincia. A Domodossola c’è infatti solo la sede del distretto che oggi vede due medici vaccinatori impegnati. Altri quattro sono a Premosello. Solo a Verbania i medici vaccinatori sono otto. All’inizio della settimana i tecnici dell’Asl avevano visitato il collegio Rosmini e la palestra, ma da quanto emerso la sede non è risultata idonea. Per ciò dall’Asl Vco parlano di una «implementazione dei medici vaccinatori alla sede del distretto di via Scapaccino, da due a quattro, e dell’aumento di medici anche all’ospedale San Biagio dove oggi vengono vaccinati solo gli estremamente vulnerabili. Anche qui si parla di quattro medici in tutto e di un’apertura quotidiana del punto vaccinale». Secondo quanto riferito dall’Azienda sanitaria, le nuove disposizioni dovrebbero attivarsi a giorni. «Qui afferirebbero solo i residenti a Domodossola e di pochi comuni limitrofi. I residenti a Crevoladossola, Montecrestese, Masera, dovrebbero andare alla Casa della salute di Crevola, dove il Comune ha messo a disposizione i locali a fianco e anche personale per l’accoglienza». Dopo le proteste dei sindaci delle valli, con gli abitanti costretti ad arrivare sino a Premosello, per assenza di punti di riferimento in loco, si verificano le sedi proposte dai sindaci. Mercoledì 14 aprile, l’Ufficio di igiene dell’Asl ha fatto un sopralluogo nella ex Comunità montana a Bannio Anzino, in valle Anzasca. Il sindaco di Macugnaga, Stefano Corsi, nei giorni scorsi aveva spiegato che la sede vaccinale in paese era stata negata perché l’Asl chiedeva la garanzia di poter effettuare almeno 80 vaccini giornalieri. Spiegano ancora dall’Asl: «I flaconi di vaccino di Moderna e AstraZeneca contengono multipli di 10 dosi. Perché le dosi non vadano sprecate è necessario che ci sia un’adeguata affluenza». L’Ufficio di igiene ha valutato anche l’idea del Comune di Baceno che ha proposto il fabbricato che ospita le scuole medie «preferito – spiegano sempre dall’Asl – all’ipotesi del Foro Boario di Crodo, perché il sindaco, Andrea Vicini, ha presentato una proposta integrata (come successo in valle Vigezzo, ndr) mettendo a disposizione a Baceno anche i medici per la vaccinazione, infermieri ed amministrativi, oltre che i locali». A Villadossola dovrebbe essere attivo, secondo l’Asl, lo studio dei Medici insieme.

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