Aggiornato al 19 Aprile 2024

Frontalieri, 20 milioni di franchi di tasse in più

Il Gran consiglio del Canton Ticino (il locale Parlamento) ha approvato a grande maggioranza (59 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto) l’aumento del moltiplicatore comunale per le imposte alla fonte dei lavoratori frontalieri, che dal 1° gennaio 2015 passerà dal 78 al 100%. Tradotto: 20 milioni di franchi di tasse in più l’anno (che diviso per i 62mila frontalieri vuol dire in media 300 franchi pro capite). Per i parlamentari elvetici la misura elimina una disparità di trattamento con i cittadini ticinesi che hanno un moltiplicatore superiore al 78%. Dei 20 milioni di tasse in più, 7,8 milioni verranno riversati ai Comuni italiani di confine con i ristorni.

«Ancora una volta – commenta Antonio Locatelli del Coordinamento frontalieri Vco – va constatata l’efferatezza e la determinazione della politica ticinese a colpire i frontalieri in modo indiscriminato. Da oggi ci sono 30 giorni di tempo per opporsi. Mi auguro che i sindacati diano battaglia. Ho scritto anche a Roma se questa proposta di legge dovesse passare diventi un opportunità per cancellare una volta per tutte la fascia dei venti km e non vi siano più tentativi di doppia imposizione fiscale da parte italiana».

Esclusi dall’aumento i residenti con permesso B (dimoranti) e i frontalieri (permesso G) con rientro settimanale).

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