Un sogno che si è avverato (l’incontro con un grande della musica), una soddisfazione personale e l’orgoglio di aver portato Verbania in un progetto teatrale di grande prestigio. Il consigliere comunale (capogruppo di Fratelli d’Italia) Damiano Colombo ha partecipato nei giorni scorsi al progetto artistico dedicato a Giuseppe Verdi realizzato sotto la guida del maestro Riccardo Muti al Teatro Regio di Torino. «Non potrò dimenticare le parole che il maestro Muti ha rivolto a noi cantanti del coro e a tutti gli artisti presenti a Torino riferendosi alla situazione che stiamo vivendo – racconta Colombo -. Ci ha detto che il momento è drammatico e che lavorare così, in questo momento e a certe condizioni, è la prova che siamo veri professionisti». Le parole sono state pronunciate da Muti dopo giornate molto impegnative, come racconta ancora il verbanese: «E’ stato un privilegio poter lavorare in una produzione del genere ma certo al tempo del Covid abbiamo dovuto adattarci a situazioni nuove: di fatto noi del coro (Colombo è tenore, ndr) abbiamo dovuto cantare in platea, Muti era distante, sul palco, ma tutto è andato nel migliore dei modi. Da quattro anni, da quando sono entrato nell’organico della Fondazione dell’Arena, sto lavorando con grandi direttori d’orchestra ma lavorare con Muti è qualcosa di particolare, di diverso. Con lui ogni gesto è chiaro e nulla è superfluo». Al termine della produzione (che il 18 marzo verrà trasmessa sul canale del Teatro Regio, ndr) i musicisti e i cantanti hanno regalato a Muti una copia d’archivio della lettera scritta dal papà di Mozart al conte Lascaris di Torino in occasione dell’esibizione del figlio in città. «E Muti ricevuto il dono ci ha ringraziato e ci ha incoraggiato molto, ci ha detto di essere forti, di tenere duro, di avere costanza e pazienza. Ci ha detto anche di aver parlato con il ministro Franceschini: perché il mondo del teatro si aspetta tanto dal Governo».