Aggiornato al 19 Aprile 2024

Pecore maltrattate, denunciati padre e figlio di Crevoladossola

Il Comando Stazione Carabinieri Forestale di Domodossola ha posto sotto sequestro un stalla ubicata in località “Bosco” del Comune di Crevoladossola presso la quale venivano detenuti dodici esemplari di pecore giudicati in una situazione di ” carenti condizioni igieniche ed ambientali”. L’accertamento è stato compiuto congiuntamente a due medici del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Domodossola. “Le verifiche – si legge in una nota a firma del comandante dei Forestali Vco, maggiore Giuseppe Laghezza – sono state rese particolarmente difficoltose a causa dell’odore nauseabondo proveniente dall’interno della struttura adibita a ricovero degli animali. All’atto del sopralluogo sono state immediatamente rilevate lacune sanitarie estremamente gravi per la sopravvivenza stessa degli animali. Le pecore infatti avevano il vello ricoperto da fango misto a feci ed insetti. Il luogo di detenzione aveva dimensioni estremamente ridotte per ospitare i dodici ovini ed emergevano insufficienti condizioni di luce. L’abbeveratoio risultava completamente vuoto e le pecore palesavano un evidente stato di carenza nutrizionale. I dodici animali, solo sei dei quali regolarmente identificati tramite apposizione dello specifico marchio auricolare previsto dalla normativa vigente, sono quindi stati posti d’urgenza sotto sequestro penale congiuntamente alla stalla. Contestualmente gli ovini sono stati spostati presso altra area esterna debitamente recintata ed ombreggiata ubicata sempre in Comune di Crevoladossola. Il detentore ed il proprietario degli animali, rispettivamente padre e figlio entrambi residenti a Crevoladossola, sono stati quindi denunciati per i reati previsi dal Codice Penale di maltrattamento di animali e di detenzione di animali in condizioni produttive di gravi sofferenze. Il sequestro eseguito d’urgenza dai militari della Stazione di Domodossola è stato quindi convalidato dal Pubblico Ministero procedente dott. Gianluca Periani”.

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