Aggiornato al 19 Aprile 2024

Tragedia sul Mottarone, 13 le vittime e due bambini rimasti feriti

Sarebbe salito a 13 il numero delle vittime, più due bambini feriti trasportati con l’elicottero all’ospedale Regina Margherita di Torino, della tragedia avvenuta questa mattina sul Mottarone, dove una funivia è precipitata al suolo. Ancora non si conoscono le cause dell’incidente, ma si parlerebbe di un guasto tecnico, per cui il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, ha annunciato l’istituzione di una Commissione e l’avvio di un’indagine per verificare i controlli fatti sull’impianto. Sul posto, dove stanno lavorando da ore Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Carabinieri e tanti volontari, si è portato anche il presidente della Regione, Alberto Cirio, che sulla sua pagina facebook ha espresso parole di cordoglio: “Siamo sconvolti per l’incidente avvenuto oggi sulla funivia del Mottarone. Ci stringiamo forte alle famiglie delle vittime e preghiamo per i due bambini feriti con ogni speranza possibile nel cuore. E’ una tragedia enorme che ci toglie il fiato. La Protezione civile regionale è sul posto per dare tutto il proprio sostegno”. Sulla vicenda è poi intervenuto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha detto: “Ho appreso con dolore la notizia del tragico incidente. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare ai bimbi rimasti gravemente feriti”. Anche il sindaco di Stresa, Marcella Severino, appena appresa la notizia si è portata sul Mottarone, mentre sulla pagina istituzionale del Comune ha pubblicato un messaggio: “L’amministrazione comunale si unisce al dolore delle famiglie coinvolte nella tragedia della funivia”. 

LE TESTIMONIANZE

Una splendida giornata di sole da trascorrere al Mottarone con gli amici, lasciando l’auto a Stresa e salendo con la funivia per ammirare il panorama… e poi, in un attimo la tragedia. «Eravamo in cima, vicino alla croce a fare un picnic, veniamo da Torino e questa mattina presto abbiamo preso la funivia a Stresa. Quando all’improvviso abbiamo sentito le sirene abbiamo pensato ad un incidente e siamo scesi a vedere – a parlare sono quattro ragazzi torinese -. Avremmo dovuto salire anche noi dopo poche ore su quella cabina, ci sentiamo dei miracolati». Nei loro occhi si legge una paura silenziosa che vorrebbero cancellare, ma forse non ci riusciranno facilmente. Piano piano arrivano in molti a chiedere come possono fare per tornare a Stresa, alcuni sono stranieri e non più giovanissimi, e fanno anche fatica a capire quello che è successo, ma soprattutto fanno fatica a capire quale strada devono seguire. Tra coloro che chiedono spiegazioni ci sono anche due ragazzi di Milano. «Noi abbiamo una casa a Gignese, siamo saliti in funivia questa mattina presto partendo dalla stazione Alpino. Eravamo già davanti all’imbocco per la cabina quando ci hanno detto di tornare indietro perché era successo un incidente. Sappiamo la strada e adesso scendiamo a piedi. Siamo molto scossi» dicono tenendosi per mano e guardandosi negli occhi sicuramente pensando a quello che sarebbe potuto succedere se si fossero imbarcati prima. Moltissime altre persone come loro, salite in mattinata con la funivia, si sono incamminate alla volta di Stresa, la strada è lunga. Tutta l’area dove si trova la stazione di arrivo al Mottarone della funivia “Stresa-Alpino-Mottarone” è stata transennata, nessuno può passare.

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