Aggiornato al 24 Aprile 2024

Un ordine del giorno nel consiglio comunale di Domodossola del 29 luglio per far riaprire il Punto nascite

Un ordine del giorno che impegni il sindaco Lucio Pizzi a «mettere in campo ogni azione possibile finalizzata ad una riapertura del Punto nascite del San Biagio di Domodossola (o, soluzione ancor più auspicabile, dei reparti afferenti il Dipartimento materno infantile». E’ questo il cuore del documento sottoscritto dal primo cittadino domese e che sarà trattato a Domodossola nel primo consiglio comunale disponibile, e cioè quello di venerdì 29 luglio, alle 21, all’ex cappella Mellerio. Nell’ordine del giorno si legge che una copia dovrà essere inviata ai sindaci ossolani e ai rispettivi consigli comunali e agli organi competenti interessati». Nell’odg si legge anche di un impegno a ribadire agli organi competenti, mettendo in campo ogni azione possibile, che il San Biagio non vada depauperato. Pizzi ricorda poi come l’attività del reparto sia stata sospesa durante la pandemia «con la solenne promessa – si legge – dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, e della direttrice generale Asl Vco, Chiara Serpieri, di riattivarlo appena fosse passata la fase più critica dei ricoveri da Covid-19». Non bastano quindi al primo cittadino domese, le parole di rassicurazione arrivate dagli stessi Icardi e Preioni, all’indomani dell’intervista in cui, invece, l’assessore parlava di chiusura del Punto nascite. Dopo la riunione ai vertici di inizio settimana, infatti, Icardi come il capogruppo della Lega in Piemonte, Alberto Preioni, parlavano di riattivazione al 100% del Punto nascite del San Biagio e dell’attivazione di un bando con procedura snellita per l’acquisizione di medici ginecologi dedicati alla struttura.

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