Aggiornato al 23 Aprile 2024

Istituto di vigilanza, lavoratori a rischio anche nel Vco e Novarese

L’operazione “Leonessa”, un’inchiesta antimafia che ha portato a 200 indagati, 69 arrestati (17 persone per associazione mafiosa, 15 per frode fiscale, 18 per corruzione e reati contro la pubblica amministrazione, 27 per reati tributari) mette a forte rischio anche una ventina dei posti di lavoro dell’istituto biellese di vigilanza che opera anche nella Procura e nel Tribunale di Verbania (oltre che di Novara) e all’ospedale di Domodossola. La società è la Group Service srl; l’amministratore unico (Nicola Varacalli) di Biella è finito in manette e due esponenti dell’azienda di famiglia ai domiciliari con l’accusa di aver incassato crediti fiscali inesistenti. «Ora tra lavoratori e sindacati – dice Stefano Mentoni del sindacato Ugl – c’è grande preoccupazione in quanto questo arresto si innesta in una fase già travagliata: i dipendenti, infatti, stanno già vivendo il dramma di un fallimento. Alcuni di loro erano dipendenti della Nord Ovest Union Security di Vinzaglio, dichiarata fallita lo scorso 20 settembre ed erano passati un anno fa alle dipendenze della Group Service srl con un affitto del ramo d’azienda. Ora rischiano di non ricevere gli stipendi arretrati e c’è incertezza per il futuro». Per questo lunedì si svolgerà un incontro urgente in Prefettura a Verbania per trovare una soluzione. «In totale – aggiunge Mentoni – si tratta di 120 dipendenti in tutto il Piemonte, di cui una ventina tra Novara e Verbania; la società gestisce tra Novara e Vco anche delle sorveglianze notturne e aveva il servizio di vigilanza ai Carrefour che però è stato revocato dopo gli arresti dell’amministratore». 

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