Aggiornato al 29 Marzo 2024

Roma salva il Vco e lo rende speciale

La Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha approvato, oggi pomeriggio, il riconoscimento della specificità delle province interamente montane e confinanti con Paesi Esteri, tra le quali quella del Verbano Cusio Ossola, nell’ambito del provvedimento “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei Comuni”. Al riconoscimento di tali territori si è giunti in virtu’ di una iniziativa emendativa dei deputati Borghi, De Menech e Nicoletti (Pd), Dellai (Scelta Civica), Schullian, Plangger e Alfreider (SVP)
ripresa successivamente con proprio emendamento dal relatore del provvedimento, Gianclaudio Bressanone (Pd) sulla quale il ministro delle autonomie Graziano Delrio ha dato parere favorevole. In forza di tale provvedimento, le regioni attribuiscono a tali province “forme particolari di
autonomia nelle materie di cui all’art.117, commi terzo e quarto della Costituzione”, mentre lo Stato assegna ad esse la “cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione in forma associata di servizi in base alla specificita’ del territorio medesimo” e la “cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale e enti territoriali di altri Paesi, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e
convenzioni con gli enti predetti”.
Il provvedimento ora passa all’esame dell’Aula, che inizierà lunedì prossimo. «Stiamo dando corpo ad un risultato storico – commenta l’onorevole Enrico Borghi- e l’approvazione in data odierna da parte della commissione affari costituzionali della specificita’ di Sondrio, Belluno e del Vco è il passo essenziale e fondamentale per raggiungere due obiettivi essenziali: la salvaguardia dell’ambito del Vco e l’autonomia amministrativa ad esso conferito. Sottolineo, in particolare, che in forza di tali provvedimento la futura provincia potra’ da un lato assorbire la gestione amministrativa di competenze oggi sparpagliate in consorzi ed enti vari e dall’altro assicurare la soggettivita’ del nostro territorio nelle relazioni con i Cantoni Vallese e Ticino, senza dover in questo modo sottostare alle decisioni della lontana Torino. Se si pensa all’importanza dell’economia transfrontaliera per i nostri territori, e il decollo della strategia macro regionale alpina si comprende come sia fondamentale essere presente con una nostra rappresentanza ai tavoli decisivi, senza dover dipendere da soggetti istituzionali esterni con sedi a Novara, Torino o addirittura Roma. Ripeto, siamo a un passaggio storico, che ora speriamo di suggellare nei prossimi giorni con il voto dell’Aula».

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