Tre persone denunciate per truffe online, sventate dall’intervento dei carabinieri

Sono stati i carabinieri di Premeno a denunciare a piede libero per concorso in truffa, due persone residenti in Calabria. Le indagini sono partite dalla denuncia della vittima che aveva trovato in rete l’annuncio per l’acquisto di un motore per un’auto. Una volta contattati i venditori, era stato stabilito il costo di circa mille euro. Così, versata la somma, l’acquirente aveva atteso invano l’arrivo l’articolo, mentre i venditori si erano già dileguati. Ma i carabinieri sono comunque riusciti a risalire agli autori della truffa, un 50enne e un 22enne residenti in Calabria, rintracciati attraverso l’Iban su cui era stato fatto il bonifico. Nel frattempo i militari di Varzo hanno sventato un’altra truffa, denunciando un uomo del 1967 residente in Campania. L’uomo si era spacciato per un maresciallo dei carabinieri ed aveva prenotato una camera in un bed & breakfast in Ossola, per poi mandare via mail copia di un bonifico che attestava che per un errore aveva versato una cifra maggiore, chiedendo lo storno e la restituzione di ben 1.400 euro. La titolare del b&b si è fidata ed ha pertanto versato la somma sul conto del malfattore. Ed ancora,  altra truffa sventata dai carabinieri, per cui senza il loro intervento la vittima avrebbe perso 13mila euro. L’inganno è avvenuto tramite sms e sempre da un falso carabiniere. «Dopo aver ricevuto sul proprio cellulare un messaggio che lo avvertiva di un addebito di 1.900 euro – fanno sapere in una nota dall’Arma – e l’indicazione di un numero di telefono da contattare in caso di operazione non riconosciuta -, la vittima, residente in provincia, ha immediatamente chiamato e convinto di parlare con l’operatore della propria banca, è stato informato che probabilmente il messaggio era un tentativo di truffa, ma che sarebbe stato contattato dai carabinieri che avevano indagini in corso». Poco dopo, di fatto, l’uomo è stato chiamato dalla presunta caserma dei carabinieri del posto. «Un uomo presentandosi come il comandante della stazione – aggiungono dall’Arma – gli ha chiesto conferma se avesse ricevuto un sms di un presunto addebito, e alla risposta affermativa il finto maresciallo lo ha rassicurato, invitandolo ad effettuare un bonifico di 13mila euro che sarebbe servito agli investigatori per seguire i movimenti bancari ed individuare il destinatario, sgominando così la banda di truffatori». La vittima, convita che si stesse interfacciando con i veri carabinieri, è andata nella filiale della sua banca, sempre rimanendo in contatto telefonico con il finto carabiniere. Allo sportello ha predisposto un bonifico sul conto corrente datogli dall’interlocutore. Quando ha concluso l’operazione, il finto maresciallo lo avrebbe rassicurato dicendogli che era tutto a posto e pregandolo di presentarsi in questura il giorno seguente per formalizzare la denuncia. Ed è con questo invito che la vittima si è insospettita, non capendo perché dovesse recarsi dalla Polizia se aveva appena parlato con i Carabinieri. A quel punto l’uomo ha deciso di recarsi dai carabinieri, quelli veri del suo paese, per raccontare quanto accaduto. Non c’è voluto molto ai militari per capire che si era trattato di una truffa, e una volta contattata la banca sono riusciti a bloccare il bonifico prima del versamento del denaro al destinatario. 

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