Aggiornato al 26 Aprile 2024

Valico di Ponte Ribellasca, la riapertura potrebbe essere imminente

Da oggi, lunedì, riapertura parziale dei cantieri in Canton Ticino, ma a ranghi ridotti. Si allunga così di una settimana, sino al 26 aprile, il periodo di restrizioni nel vicino cantone elvetico. A deciderlo il Consiglio di Stato sulla base dei dati raccolti dal comitato che monitora la pandemia. Si legge sui media elvetici che il sistema sanitario è ancora sotto forte pressione pertanto restano chiuse le attività di ricezione turistica, ad esclusione degli alberghi che ospitano i lavoratori. Più confusione sui cantieri, per cui è prevista la possibilità di operare con un massimo di dieci lavoratori, che devono mantenere le distanze di sicurezza, e che hanno ottenuto la deroga dallo Stato maggiore cantonale di condotta, il comitato citato sopra. Stesso iter per le industrie che non si occupano di filiera socio sanitaria, medicale, chimico farmaceutica e alimentare. Questa parziale riapertura riporta sotto i riflettori la necessità di riaprire il valico di Ponte Ribellasca-Camedo. Dopo le richieste avanzate nei giorni scorsi da parte del coordinatore dei Frontalieri, Antonio Locatelli, tornano a fare pressioni per la riapertura i parlamentari del Vco, Mirella Cristina ed Enrico Borghi, che con una nota, spiega: «Ho avuto in questi giorni continui contatti con i livelli istituzionali competenti in materia, anche sulla scorta delle sollecitazioni giuntemi dai sindaci di Malesco e di Re e dal comitato frontalieri. La scelta compiuta dalla Confederazione Elvetica di scaglionare le riaperture sulla base dei flussi di traffico ha comportato un livello di riapertura proporzionato, evidentemente, al numero di transiti che risultano essere maggiori dalla Lombardia rispetto al Piemonte. In queste ore mi sento di poter dire che la vicenda Ponte Ribellasca-Camedo è stata focalizzata a livello dei governi italiano ed elvetico, e confido che la questione possa rientrare nella prossimo pacchetto di riaperture. Ovviamente continueremo a lavorare in tale direzione». Potrebbe quindi essere imminente la riapertura del valico di Ponte Ribellasca, con la garanzia di controlli di pattuglie di retrovalico, per evitare ai frontalieri della valle Vigezzo di passare da Cannobio con evidenti disparità di trattamento, anche rispetto ai Comuni di area lombarda, dove i valichi sono già aperti e, come faceva notare Locatelli «i dati della pandemia sono più preoccupanti che non nella nostra provincia».

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