E’ un vero e proprio terremoto quello che si è abbattuto sulla Cooperativa Risorse di Verbania, che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di molti Comuni del Verbano e non solo. La cooperativa, fondata nel 1989, gestisce alcuni servizi per conto di Con.Ser.Vco con un appalto da oltre 5 milioni di euro l’anno e tra questi servizi c’è l’impianto di via per Santino a Trobaso, dove vengono raccolti e lavorati i rifiuti.
Il Corpo forestale dello Stato questa mattina ha proceduto al suo sequestro nell’ambito di un’indagine aperta dalla Procura di Verbania e che vede al momento una ventina di persone iscritte nel registro degli indagati con le ipotesi di reato, a vario titolo, di violazione delle leggi sui rifiuti e falso.
Secondo l’accusa nell’impianto verbanese non sarebbero state rispettate le regole di trattamento dei rifiuti, lavorati in maniera indifferenziata, ma soprattutto vi sarebbero avvenuti degli smaltimenti in nero da parte di varie ditte della zona. Per questo, tra gli indagati, ci sono anche rappresentanti e titolari di altre imprese di vari settori. L’impianto, va ad esempio ricordato, funziona anche come centro di recupero di inerti a cominciare da tutti gli scarti delle attività edilizie della zona.
Il sequestro dell’impianto però crea possibili problemi di non poco conto: Risorse infatti, per molti Comuni soprattutto della collina verbanese, è l’unico soggetto che effettua il ritiro dei rifiuti, che vengono poi portati proprio a Trobaso: ora, invece, dove finiranno?