Nella mattinata odierna presso il Tribunale di Verbania si è celebrata la prima tranche dell’udienza dibattimentale nei confronti delle cittadine cinesi Z.H. e Y. X. rispettivamente proprietaria e direttore tecnico del Centro Benessere Zhao di Gravellona Toce, al centro di una vasta operazione antiprostituzione operata dalla Squadra Mobile Verbanese e coordinata dalla Locale Procura della Repubblica.
“Il procedimento – spiegano dalla Squadra mobile della QUestura del Vco – trae origine dall’inchiesta Viverna che ha consentito l’arresto di 10 cittadini cinesi ritenuti a vario titolo responsabili delle violazioni della legge contro la prostituzione in quanto responsabili e referenti di case di prostituzione camuffate da fittizie attività commerciali create ad arte”.
L’attività di indagine – ricordano dalla Questura -, originata da una rapina perpetrata proprio all’interno di una delle attività di centro massaggi orientali di Verbania, ha consentito, oltre ad assicurare alla giustizia l’autore della rapina, di ricostruire la reale attività esercitata in quei luoghi. Così, la conseguente attività investigativa, disimpegnata mediante l’installazione di strumentazione tecnica ha permesso di appurare che le fittizie attività commerciali di centro estetico nascondevano vere e proprie case di prostituzione.
L’inchiesta interessa i 5 centri massaggi orientali, attivi in Provincia, rivelatisi all’esito delle attività tecniche vere e proprie case di tolleranza dove, in taluni casi, è stata accertata la presenza anche di 6 prostitute contemporaneamente.
Nell’ambito delle indagini sono stati indagati 30 soggetti per diverse fattispecie di reato.