Aggiornato al 7 Dicembre 2024

Per la direttrice artistica del teatro Maggiore di Verbania, Renata Rapetti, chiesto il rinvio a giudizio per peculato e falso in merito a un’inchiesta legata al Teatro Coccia di Novara

Rinvio a giudizio per i reati di peculato e falso è quanto ha chiesto la Procura di Novara per la direttrice artistica del teatro Maggiore di Verbania, Renata Rapetti, in merito all’inchiesta sul teatro Coccia di Novara (di cui Rapetti è stata direttrice). Al centro della vicenda giudiziaria, partita in seguito ad alcuni esposti, ci sarebbero alcune somme di denaro (per un totale di 29mila euro) sottratte al Coccia e dirottate sulla società di eventi “Rapetti Showbees”. Si parla della società milanese che nel 2016 aveva organizzato una serie di spettacoli estivi a Verbania, più precisamente al teatro Maggiore, nell’ambito di una convenzione tra la città di Verabania e il Coccia di Novara. L’inchiesta avrebbe messo in luce che le fatture per queste iniziative, che da contratto avrebbero dovuto essere sostenute dalla società di Rapetti, erano invece state pagate direttamente dal teatro di Novara. «Grande stima per Renata Rapetti artefice, con altri, dell’apertura del teatro Maggiore a Verbania e della sua crescita. Conoscendola come professionista il suo operato è sempre stato improntato all’arrichimento teatrale e culturale. Confido che questo suo stile impeccabile emergerà senza dubbi» è il commento del sindaco di Verbania, Silvia Marchionini. «Nel 2016 avevamo fatto diversi esposti alla Guardia di finanza di Verbania che li ha poi trasmessi alla Procura – interviene il consigliere comunale oggi della Lega, Michael Immovilli – per quelle che noi abbiamo considerato sempre delle anomalie nella gestione del teatro e nei rapporti con il teatro Coccia a cui eravamo allora legati da convenzione. Ora speriamo che la nostra Procura e quella di Novara si interfaccino e facciano chiarezza».

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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