«Essere arrivati a questo punto, con Verbania sporca e il conto salatissimo che la maggioranza che governa la città vorrebbe far ricadere sulle spalle di imprenditori e cittadini, è piena responsabilità dell’attuale giunta: Marchionini, Rabaini e Brezza (candidati, con ruoli diversi, a guidare nuovamente il Comune)». Così Giandomenico Albertella, candidato della lista civica “Verbania Futura” va all’attacco sull’aumento della Tari all’indomani della presa di posizione delle associazioni di categoria contro l’aumento della Tassa sui rifiuti. «Il nostro programma – fa sapere Albertella – prevede l’assestamento dei conti, l’efficientamento di risorse e servizi senza aumento delle tariffe secondo il principio “ciascuno paga sulla base di quanti rifiuti produce”». Anche la candidata del centrodestra Mirella Cristina sottolinea la bocciatura delle associazioni di categoria «che si somma a quella dei cittadini, dei sindaci, dei sindacati, al voto contrario bipartisan nel corso del consiglio comunale dello scorso 24 aprile. Ci chiediamo a questo punto cosa ancora deve accadere perché un amministratore unico e la direzione di ConserVco decidano di efficientare il servizio. Il nuovo sindaco del capoluogo di provincia dovrà subito convocare una riunione con i rappresentanti di tutti i comuni consorziati e le organizzazioni sindacali per scongiurare irrazionali incrementi e aumentare efficienza e qualità del servizio».
Nel frattempo i sindacati Cgil Funzione pubblica, Fit Cisl e Uil trasporti tornano sull’argomento rifiuti chiedendo un cambio di passo e risposte concrete, dicendosi pronti alla mobilitazione. «Il sindaco del capoluogo verbanese che verrà eletto, riceverà come primo atto la richiesta di un incontro urgente con tutti i rappresentanti dei comuni consorziati per la gestione dei rifiuti». Le organizzazioni sindacali non risparmiamo critiche alla giunta uscente: «Già nel marzo 2023 avevamo richiesto un incontro al primo cittadino uscente per discutere le criticità, ma la richiesta è caduta nel vuoto. Solo il 9 maggio 2024, a ridosso delle elezioni, abbiamo ricevuto una comunicazione di disponibilità, che non si è tradotta in azioni concrete». Infine i sindacati spiegano di attendere l’incontro tra la direzione di ConSerVco e la società d’ambito per discutere dei recenti 12 licenziamenti. «Se non riceveremo risposte concrete e soddisfacenti dichiareremo lo stato di agitazione dei lavoratori».