Aggiornato al 8 Dicembre 2024

Lago Maggiore e lago d’Orta, Legambiente registra una situazione di forte inquinamento

Cinque dei dieci luoghi campionati dalla Goletta Verde di Legambiente sul Lago Maggiore sono risultati fortemente inquinati così come uno su quattro del lago d’Orta. Sono questi i dati comunicati oggi, venerdì, dall’osservatorio di Legambiente dopo le recenti analisi microbiologiche. Un bilancio, dunque, non positivo per il nostro territorio. I dati sono stati registrati sul lungolago Marconi a Stresa, alle foci del fiume Toce in località Fondotoce, del torrente San Giovanni in località Intra a Verbania, del torrente Vevera ad Arona e del fosso Arlasca, al confine tra Arona e Dormelletto, in provincia di Novara. Le analisi del lago d’Orta sono avvenute tra l’1 e il 3 luglio con uno solo dei quattro analizzati con concentrazioni microbiologiche ben oltre il doppio del limite consentito (la foce Fiumetta in località Bagnella a Omegna). «Su questo bacino lacustre – spiegano dalla Goletta dei Laghi – abbiamo inoltre monitorato come “osservato speciale 2024” anche la foce del torrente Scarpia a San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara». L’esito delle analisi microbiologiche sui laghi Maggiore e d’Orta è stato presentato oggi, venerdì, nel corso della conferenza stampa organizzata all’hotel San Rocco di Orta San Giulio e che ha visto la partecipazione della presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco, della portavoce di Goletta dei Laghi, Silvia Scarafoni, e di Roberto Signorelli e Massimiliano Caligara del circolo territoriale di Legambiente “Gli Amici del Lago”.Tra gli altri partecipanti anche Elisabetta Tromellini, sindaca di Orta San Giulio, Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, Carmen Aina dell’Università del Piemonte Orientale, Caterina Fazzari dell’associazione “Un filo per Natale” e Maria Caterina Fedi del FAI Lago Alto Novarese. Dati ben diversi da quelli comunicati la mattina di ieri, giovedì, all’hotel Majestic di Verbania nel Forum Acque 2024 organizzato da Legambiente. Ad introdurre gli ospiti oltre a Massimo Caligara, presidente del Circolo Legambiente del Verbano, era stata Alice De Marco, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Dopo il saluto di Thomas Schmidt, da qualche mese general manager del Majestic, si è passati ai saluti istituzionali, con Matteo Marnati (assessore all’Ambiente), Anna Maria Ferrati (consigliera dell’Ente di gestione Parco del Ticino), Rino Porini (vice presidente della Provincia del Vco) e Luciano Paretti (assessore alla Cultura della giunta Albertella, presente in rappresentanza del sindaco insieme all’assessore all’Istruzione Liala Sartori). Giovedì a Verbania si era anche parlato dei dati dell’inquinamento delle acque dei nostri laghi, forniti da Paolo Mancin, dirigente Settore Tutela e Uso Sostenibile della risorsa idrica Regione Piemonte. Questi aveva fornito dati più confortanti sulle acque del territorio, parlando di uno stato ecologico e chimico buono per il Lago Maggiore e il lago d’Orta e uno stato ecologico sufficiente e chimico buono per il lago di Mergozzo. Dati confortanti, era stato detto, ma che non devono far dormire sogni tranquilli: l’obiettivo, hanno spiegato i vari esperti e membri istituzionali intervenuti, è tenere alta la guardia per mantenere la bellezza dei luoghi naturali e la loro integrità. E le rilevazioni compiute dalla Goletta Verde sembrano confermare i timori e fotografano una situazione sicuramente non rosea.

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