Si è svolta ieri, mercoledì, nella sede del Parco nazionale Val Grande di Vogogna, la presentazione di un progetto innovativo che riguarda il monitoraggio della fauna selvatica. «Nello specifico – ha detto il presidente del Parco, Luigi Spadone – verranno monitorati i lupi e l’orso, l’unico orso che si trova sul territorio. Purtroppo a questo riguardo si vedono troppo spesso foto diverse che indicano la presenza di più esemplari, ma solo con le indagini genetiche si potrà sapere quanti sono. E lo stesso vale per i lupi. Ciò che posso dire è che non sarà un’operazione facile e veloce». Anche il tenente colonnello dei Carabinieri Forestali del Parco Val Grande, Andrea Baldi (foto), ha ribadito che saranno operazioni lunghe e difficoltose, specialmente per la cattura dell’orso. «Il fatto che sia uno solo – ha spiegato Baldi – e che si debba infilare in un grosso tubo in acciaio, ci fa pensare che non sarà semplicissimo. Più “facile” sarà invece la cattura dei lupi che si trovano in numero più alto, si stimano due branchi nella zona nord del parco. Una volta catturati, con l’aiuto di un veterinario che sarà sempre presente si stabiliranno gli esemplari a cui mettere il radiocollare. Non può essere messo ai cuccioli e agli esemplari giovani perché il loro collo cresce ancora». Dal Parco Val Grande ci hanno tenuto a sottolineare che nessun animale verrà abbattuto, ma solo monitorato.