Aggiornato al 26 Aprile 2024

Trovata questa mattina la seconda “forchetta” che era stata posizionata sulla cabina precipitata sul Mottarone

Erano da poco trascorse le 12 quando gli uomini del Soccorso alpino, sul luogo dell’incidente del Mottarone da questa mattina, insieme ai volontari della Protezione civile e ai Carabinieri, hanno ritrovato la seconda “forchetta” che era stata posizionata come blocco al sistema frenante, sulla cabina precipitata domenica. Il nuovo sopralluogo era stato richiesto dal procuratore capo, Olimpia Bossi, alla luce dei tre fermi avvenuti questa notte dopo lunghi interrogatori alla caserma dei Carabinieri di Stresa, a seguito delle confessioni dei tre indagati. Si tratta del titolare dell’impianto, Gigi Nerini, del direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e del capo servizio Gabriele Tadini. Il posizionamento delle due “forchette” che hanno bloccato di fatto i freni, quando la fune traente ha ceduto, sarebbe alla base della causa della tragedia che ha provocato la morte di 14 persone, tra cui due bambini, e il ferimento grave di un altro piccolo di 5 anni.

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