Aggiornato al 17 Aprile 2024

Molestie, il gip di Venezia archivia le accuse contro Antonio Montani, presidente generale del Cai

Archiviazione: è questa la decisione del giudice per le indagini preliminari di Venezia in merito al procedimento penale per presunte molestie sessuali, intentato contro il presidente generale del Cai, Club alpino italiano, il verbanese Antonio Montani (foto), da una sua collaboratrice. Un’accusa molto grave e che aveva generato numerose polemiche sia prima che dopo l’elezione di Montani alla guida del Cai nazionale, con richieste di dimissioni sempre respinte dal presidente, che fin da subito aveva proclamato la sua innocenza e totale estraneità ai fatti. Spiega il una nota Carlo Ruga Riva, il legale che difende Montani nel procedimento: «Come già prima il pubblico ministero anche il giudice ha ritenuto che il racconto della denunciante non fosse credibile e ne ha sottolineato varie circostanze contraddittorie». Montani esprime «soddisfazione per l’esito di una vicenda per me molto dolorosa, nella quale mi sono subito difeso con trasparenza. Sono sempre stato sereno, non avendo mai fatto nulla di male a nessuno in vita mia. Ora che l’era delle menzogne è chiusa, tornerò al lavoro per ammodernare il Cai e portarlo al passo con i tempi». 

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