Aggiornato al 17 Settembre 2024

Soppressi treni Novara-Luino

Amaro regalo di Natale per i fruitori della linea Novara-Oleggio-Laveno Mombello. Gli ultimi pochi treni rimasti, utilizzati da studenti e pendolari, sono stati soppressi da Trenord poco prima di Natale. Nessun avviso, nessun cartello alla stazione di Castelletto Ticino, ma poco prima di Natale semplicemente il treno non è più arrivato ed i pendolari e gli studenti che attendevano il treno delle 7.08 per Novara sono rimasti a piedi. Nessun servizio sostitutivo per ora, ma anche al Comune di Castelletto Ticino brancolano nel buio. “Nessuno ha comunicato nulla ai Comuni interessati – afferma il vice sindaco Massimo Stilo -. L’ho appreso anche io telefonando a Trenitalia.” Linea quindi chiusa, considerata ramo secco e senza per ora bus sostitutivi. Gli studenti devono recarsi a Borgo Ticino o Arona e prendere il treno Arona-Novara. I treni soppressi della Novara-Laveno toccavano le stazioni di Vignale, Bellinzago, Oleggio, Pombia, Varallo Pombia, Castelletto Ticino nel novarese ed in Lombardia Sesto Calende, Taino-Angera, Ispra, Leggiuno . Sei i treni soppressi: da Laveno per Novara alle 5,38 e 6,30, mentre il terzo partiva da Sesto alle 14,26. Per il rientro da Novara : 13,34, 17,17 e 18,12. Intanto la Regione Piemonte ha pubblicato il suo programma triennale dei servizi di trasporto pubblico che prevede “razionalizzazioni e risparmi”, già attivi nel 2012 di 8,5 milioni di euro e nel 2013 di 11,2 con l’affidamento al servizio su gomma. E’ stata messa a gara un’altra linea a rischio la Novara- Varallo Sesia (ridotto il servizio dal 8 settembre 2013, con l’obbligo di reperire risorse per due milioni di euro, pena la chiusura) , mentre nel 2014-2015 si prevede la riorganizzazione della Biella-Novara, la soppressione dei treni estivi per la Liguria: il Domodossola- Savona, il Domodossola-Albenga che si effettuano nei fini settimana. E’ previsto nei prossimi tre anni un aumento tariffario nel limite massimo del 15% (10% per gli abbonati), mentre è programmato un ripiano triennale dei debiti pregressi con i gestori di bus. Che ammonta complessivamente a 130 milioni di euro .

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