Aggiornato al 4 Maggio 2024

Oleg Mandic, l’ultimo bambino di Auschwitz, domani e mercoledì sarà ospite a Baveno

Ascoltare. Non c’è da prepararsi per incontrare Oleg Mandic, 91 anni, conosciuto come “L’ultimo bambino di Auschwitz”, definizione che è valsa il titolo del libro di Roberto Covaz, che racconta la sua storia.  “Mancano pochi minuti a mezzogiorno. E’ venerdì due marzo – si legge nella trama del libro -. Prima di salire sull’auto (dell’Armata Rossa arrivata per portarlo via assieme alla madre e alla nonna, ndr) il bimbo si chiude alle spalle il cancello del famigerato campo di concentramento, simbolo della malvagità nazista”. Oleg Mandic domani, martedì, e mercoledì 24 aprile sarà a Baveno per portare la sua testimonianza. Domani, alle 21, nella palestra dell’Istituto Fogazzaro-Rebora (piazzale Umberto Giordano), in dialogo con il sindaco Alessandro Monti, incontrerà la cittadinanza e chiunque vorrà partecipare alla serata. Il 24, alle 11 nel medesimo luogo, si ritroverà a tu per tu con i ragazzi delle scuole, accompagnato dal primo cittadino bavenese. Sarà l’occasione non solo per i giovani studenti, ma per tutti, di incontrare uno tra gli ultimi testimoni, in grado di raccontare a cosa può arrivare la crudeltà umana. Mandic, classe 1933, è nato a Susak, che all’epoca faceva parte della Jugoslavia, più precisamente di Fiume-Rijeka. Nel tempo è stato insignito di diversi riconoscimenti internazionali per la testimonianza che non ha mai smesso di portare ovunque. La testimonianza di un bambino internato nel campo di sterminio di Auschwitz per sette lunghissimi mesi, che lasciò soltanto un mese dopo la liberazione. Il doppio appuntamento di Baveno è stato fortemente voluto dal sindaco Alessandro Monti, che per il Giorno della Memoria, lo scorso 27 gennaio, è stato ad Auschwitz e a Birkenau, a 20 anni di distanza dal primo viaggio che fece in quei luoghi. Un impegno per il quale Monti si è documentato con libri e interviste, fino a mettersi in contatto con Mandic.  «E’ un appuntamento a cui tengo veramente molto – spiega il sindaco -, soprattutto in un periodo storico come questo dove la guerra è all’ordine del giorno. Abbiamo bisogno di parlare di pace e di trasmettere ai nostri giovani il messaggio che gli orrori dei campi di concentramento e quanto vissuto dagli internati non va dimenticato. E’ un’eredità che non va sprecata e Oleg Mandic porterà una testimonianza importante. E’ qualcosa di cui, di ritorno da Auschwitz e Birkenau, ho parlato con i nostri ragazzi, che si sono dimostrati maturi ed interessati. Quello con Mandic sarà un dialogo importante, un racconto che certamente non lascerà indifferente chi sarà lì ad ascoltarlo».

Saranno anche altri gli appuntamenti per il 79º anniversario della Liberazione che la Città di Baveno ha in programma per la giornata di giovedì 25 aprile. Alle 9.30 il ritrovo è previsto davanti al ex circolo Arci di Feriolo, a seguire ci sarà la deposizione di una corona al monumento ai Caduti del cimitero locale. Per quanto riguarda Baveno, invece, alle 10.30 verrà celebrata una messa nella chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso. Alle 11.30 si procederà alla deposizione di una corona al monumento ai Caduti e al cippo in ricordo dei 17 Martiri, con la partenza prevista da piazza Dante Alighieri. A seguire ci sarà il saluto dei rappresentanti dell’amministrazione comunale e la commemorazione ufficiale. Alla cerimonia parteciperà il Corpo musicale di Baveno. Partiti e associazioni sono invitati a partecipare con le bandiere.

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