Terminati con 4 mesi di anticipo i lavori di realizzazione della variante di Gravellona Toce, lunga 2.900 metri, di cui 1.260 in galleria e il restante tratto su viadotto. Ma al momento nessun ente l’ha ancora presa in carico.
Perciò il primo cittadino gravellonese Massimo Giro, martedì 14 gennaio, ha scritto alle autorità competenti regionali e al presidente della provincia del Vco, per chiedere ragguagli sull’apertura della variante gravellonese.
Giro nella lettera chiede alla società regionale Scr, all’Anas, al presidente del consiglio regionale Cattaneo, un incontro per stabilire la tempistica di apertura al traffico veicolare della variante. Sempre nella lettera il sindaco, ammonisce che, se entro 5 giorni dal recapito della lettera non avrà alcun riscontro positivo, nel tratto dello svincolo della galleria, ora a traffico alternato, sarà ripristinato nei due sensi di marcia.
Pare che a far rallentare l’affidamento sia la questione dei costi di manutenzione (energia e acqua) che l’ente che dovrà prenderla in carico dovrà sborsare. E se dovrà essere la Provincia (la strada s’innesta sulla statale 33 ma è un proseguimento della provinciale 229, ndr), visto il bilancio in rosso, rischia di essere un nuovo aggravio sulle magre finanze.