Aggiornato al 17 Settembre 2024

Aurora, la giunta Cota: colpa del ricorso al Tar

La giunta regionale del Piemonte con una nota interviene sul caso della piccola Aurora, la gemellina ossolana morta dopo un parto prematuro e un viaggio odissea da Domodossola ad Aelssandria. Scrivono da Torino: “Con riferimento al caso che ha suscitato clamore mediatico nei giorni scorsi, relativo alla gravidanza estrema prematura di due gemelli di una donna ossolana, dall’indagine interna avviata dalla Regione risulta che la paziente è stata trasportata all’ospedale di Domodossola perdendo del tempo, perché in base al protocollo operativo del 118 doveva essere portata presso l’ospedale più vicino dove fosse presente un ginecologo. Purtroppo è stata portata all’ospedale di Domodossola perché il punto nascite della struttura, chiuso con una delibera della Giunta regionale del marzo 2013, era stato invece  mantenuto aperto in virtù del provvedimento di sospensiva del Tribunale amministrativo regionale del Piemonte datato 13 giugno. Questa sospensiva ha dispiegato i suoi effetti per molti  mesi,  perché il Tar ha fissato soltanto recentemente l’udienza di merito, che successivamente si  è risolta dando ragione alla Regione”.
Per la giunta Cota è dunque “colpa” del ritardo nella chiusura del Punto nascite dell’ospedale San Biagio di Domodossola la disavventura dal tragico epilogo.
La giunta conclude sottolineando che: “L’instaurazione del procedimento, il pronunciamento del Tar di sospensiva,  poi smentito nel merito, la durata del giudizio amministrativo  hanno provocato un maggior costo per il Servizio sanitario regionale di circa 400.000 euro”.

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