Sono state due distinte signore, uscendo da un salone di bellezza con dei capi d’abbigliamento e relativi accessori appena acquistati, ad insospettire i militari della Tenenza di Omegna di pattuglia, che, impegnati in normali controlli di contrasto all’evasione fiscale, con particolare riferimento alla mancata emissione di scontrini e ricevute, si sono chiesti come si poteva entrare in un beauty center a mani vuote, e uscirne con borse colme di costosi pullover alla moda e relativi accessori.
È stata pertanto avviata una attività di indagine che ha permesso di individuare – si legge in una nota della guardia di finanza – una società operante nel settore del commercio on line con sede in Casale Corte Cerro che di fatto esercitava, in parallelo e abusivamente, il commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori; tale vendita avveniva direttamente al pubblico presso uno show room completamente sconosciuto al fisco, celato presso l’abitazione dei soci, nonché attraverso la complicità di una dozzina di saloni di bellezza o parrucchiere per signora che si prestavano a promuovere gli articoli in vendita alle proprie clienti.
L’attività dei finanzieri ha consentito di individuare una parte di attività completamente “in nero” che avveniva attraverso l’approvvigionamento presso fornitori compiacenti, senza alcun documento fiscale, e di rilevare l’omessa dichiarazione di materia imponibile per un ammontare complessivo di 114.206 € e connesse violazioni all’Iva per complessivi 31.397 €.
La ricostruzione dell’attività svolta negli ultimi 3 anni, ha altresì permesso di constatare la mancata emissione di 343 scontrini fiscali, che comportano l’irrogazione di sanzioni fino ad oltre 171.000 €.