E’ stata convocata per sabato prossimo alle 10, presso la sede della Comunità Montana Valle Ossola, la riunione di tutti i sindaci ossolani. All’ordine del giorno la questione sanitaria e la scelta della sede del Dea unico per la provincia del Vco che Mariano Cattrini teme Verbania sarebbe riuscita a portare via da Domodossola. Il sindaco domese propone le dimissioni di massa dei 38 sindaci, una proposta per bloccare “una rapina”, come ha detto il primo cittadino domese, nei confronti dell’Ossola.
Antonella Trapani, segretaria provinciale del Pd, in merito oggi ha diffuso la seguente nota: “Non credo che le dimissioni in massa dei sindaci ossolani siano il modo corretto di affrontare il tema della riorganizzazione ospedaliera, tantomeno un utile strumento di pressione nei confronti della giunta regionale. Sostengo come segretario provinciale PD del Verbano Cusio Ossola che, invece, sia necessario, oggi più che mai, sedersi intorno ad un tavolo con la Regione e discutere, con tutti i rappresentanti amministrativi e politici del Vco, di sanità, rilanciando una proposta, un progetto che abbia come obiettivo quello di migliorare il servizio sanitario del nostro territorio nel suo complesso e non solo partendo dagli ospedali.
Possiamo chiedere, in virtù della nostra specificità, attenzioni maggiori, possiamo domandare di diventare un territorio pilota per la sperimentazione della medicina territoriale, insomma possiamo, se siamo capaci e se ne siamo allaltezza, trasformare le nostre debolezze in punti di forza. Per farlo, non servono colpi di mano, ma ragionevolezza, volontà di confronto senza vivere la sfida del Dea, da qualsiasi parte la si guardi, come un match, una gara dalla quale uscirà un vincitore e uno sconfitto.
Aggiungo che a me non risulta che la Regione avrebbe già scelto di collocare il Dea all’ospedale Castelli, forse le fonti del sindaco di Domo sono più sicure delle mie, non discuto, ma l’amministrazione regionale al momento non ha ancora preso nessuna decisione a tal riguardo.
Invito quindi, il Sindaco Cattrini a tornare sui suoi passi anche perché è giusto che un sindaco risponda delle scelte di cui lui è responsabile e non di quelle che sono di competenza di altre istituzioni. Il lavoro dei quattro anni della sua amministrazione non possono essere vanificati in questo modo”.