Aggiornato al 20 Gennaio 2025

Sindaci ossolani, metà per le dimissioni

Ieri sera si è dovuta attendere la mezzanotte per trovare un documento unitario dei 36 sindaci ossolani presenti in Comunità montana per discutere di sanità. Al centro del dibattito le azioni da intraprendere per ottenere il riconoscimento dell’unico Dea del Vco all’ospedale San Biagio. Di fronte alla proposta del sindaco di Domodossola, Mariano Cattrini, definitosi “disobbediente” rispetto al proprio partito (il Pd), di firmare un foglio nel quale ci si diceva pronti a dimettersi al momento dell’eventuale ufficializzazione del taglio del Dea, solo altri 17 colleghi hanno sottoscritto il documento (nessuna firma ad eccezione di Rondinelli di Crevola da parte dei sindaci di “centrosinistra”). Si è però voluti uscire con un documento unitario (assenti solo i Comuni di Vogogna e Mergozzo) nato da una proposta del sindaco di Premosello Giuseppe Monti e poi integrato.
I punti fondamentali sono la richiesta alla Regione (giunta e consiglio) di un’audizione che porti al riconoscimento del Dea a Domodossola, un incontro col ministro per rappresentare la situazione. La richiesta di ottenere i posti di assistenza già previsti e mancanti in Ossola, prima di sedersi a ogni tavolo di confronto con la Regione.
Per il momento nessuna manifestazione o gesto eclatante.

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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