Solo ieri in serata Veneto Banca ha diffuso la nota stampa con la quale si rende noto l’esito del cda durato sino all’alba di ieri.
Confermata la collocazione delle azioni per l’aumento di capitale da un miliardo con una forchetta da 10 e 50 centesimi. La collocazione partirà dall’8 giugno e durerà sino a fine mese. Obbiettivo: arrivare a quel 25 per cento di sottoscrizione necessario alla quotazione in Borsa
IL TESTO DEL COMUNICATO:
Il Presidente Professor Avvocato Stefano Ambrosini rende noto che il Consiglio di Amministrazione convocato in data 30 Maggio 2016 ha posto le premesse per l’esecuzione del piano di ricapitalizzazione di Veneto Banca, attraverso la firma di un nuovo contratto con le banche del Consorzio di Garanzia, alla luce della sub-garanzia fornita allo stesso Consorzio da parte del Fondo Atlante fino a Euro 1 miliardo, pari all’intero ammontare dell’aumento di capitale previsto. In tal modo, risultano soddisfatti, in prospettiva, i requisiti patrimoniali richiesti dall’Autorità di Vigilanza. L’operazione risponde al precipuo fine di evitare un possibile rischio sistemico e di limitare al massimo l’impatto per le economie dei territori nei quali opera l’Istituto.
Preso atto che nel corso delle attività di pre-marketing e di investor education, svolte dalle banche del Consorzio ed effettuate presso investitori istituzionali nazionali e internazionali, sono emerse indicazioni di interesse non sufficienti a consentire la determinazione di uno specifico intervallo di valorizzazione secondo la normale prassi di mercato, la forchetta di prezzo è stata individuata – d’intesa con il Global Coordinator e i Co-Global Coordinator – fra un minimo vincolante di Euro 0,10 e un massimo vincolante di Euro 0,50.
L’offerta di azioni Veneto Banca, che mantiene i presupposti di un’operazione di mercato, prevede anzitutto un’Offerta in Opzione agli attuali azionisti, che vanno informati con serietà e trasparenza circa l’effettivo valore del titolo e il collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri per la parte inoptata.
Avuto riguardo in ogni caso all’obiettivo di garantire il rafforzamento patrimoniale della banca, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre sottoscritto un contratto di collocamento e garanzia, per l’intero ammontare dell’aumento di capitale da Euro 1 miliardo con un Consorzio guidato da Banca IMI (Global Coordinator), cui prendono parte anche Citi, Credit Suisse, SocGen, UBS Limited (in qualità di Co-Global Coordinators), Barclays, Commerzbank, Natixis e UniCredit (in qualità di Joint-Bookrunners). Il Consorzio, mediante sottoscrizione di un apposito contratto di sub-garanzia, ha ottenuto l’intera copertura della garanzia fornita a Veneto Banca dal Fondo Atlante, fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso, gestito da Quaestio Capital Management SGR S.p.A.. L’efficacia della garanzia del Consorzio e della sub-garanzia del Fondo Atlante sono subordinate, tra l’altro, all’ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti (antitrust e vigilanza incluse) e al raggiungimento da parte del Fondo Atlante di una partecipazione nel capitale sociale di Veneto Banca post-aumento di capitale pari almeno al 50,1%.
Fatto salvo quanto precede, il Fondo Atlante sottoscriverà le eventuali azioni rimaste inoptate ad esito dell’Offerta in Opzione agli attuali azionisti e dell’eventuale collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri, con sottoscrizione a un prezzo non superiore al valore minimo della forchetta di prezzo individuata dal CdA (in tal caso anche le azioni eventualmente sottoscritte nell’ambito dell’Offerta in Opzione e del collocamento istituzionale saranno sottoscritte al valore minimo della forchetta).
Condizionatamente all’approvazione da parte di CONSOB e Borsa Italiana del Prospetto Informativo, è previsto che l’Offerta in Opzione e il collegato collocamento istituzionale prendano inizio l’8 giugno e si concludano entro la fine dello stesso mese.
Il Contratto di Garanzia e il Contratto di Sub-Garanzia sono inoltre subordinati al mancato avveramento delle usuali condizioni tipiche di operazioni di questa tipologia.