Aggiornato al 9 Dicembre 2024

Valanga a Goglio, chiusa strada per Devero

L’accorato appello del presidente della Provincia e sindaco di Baceno, Stefano Costa, è di appendere ciaspole e sci d’alpinismo al chiodo, in questi giorni. Era dal 1986 (fonte Pirocchi) che a gennaio non si staccava dalle pendici sud del Cazzola una valanga delle dimensioni viste questa mattina. La foto è da vedere. Una lingua ha lambito il piazzale della vecchia funivia Enel, oggi museo della Resistenza.

«E’ stata una valanga lenta, che si è staccata stanotte da circa 1900 metri d’altezza, trascinando quanto ha trovato fino a 1100 metri – spiega Costa -. Per l’abitato di Goglio nessun problema». Chiusa, però, sia sopra che sotto, la strada da Goglio a Devero. «Sono stato costretto a mettere anche dei dissuasori perché c’è chi se ne frega del divieto e vuole salire lo stesso. Solo che da codice penale, poi il responsabile sono io» sbotta il sindaco.

Valanghe nei giorni scorsi anche dallo Stange, verso la zona del Vallaro. La pioggia ha reso pesante la neve che è caduta copiosa nei giorni scorsi, col rialzo di temperature, il gioco è fatto: il rischio è altissimo, per un’escursione meglio non rischiare la pelle.

«Peccato davvero – chiude Costa – che si sia arrivati ad un passo dall’obbligatorietà per legge di pala e Artva anche per chi usa racchette da neve. Anche gli escursionisti devono mettersi in testa che il pericolo c’è anche per loro. Bisogna percorrere solo i sentieri indicati e osservare il rispetto per il rischio valanghe».

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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