Venerdì 26 ottobre si è svolto l’ultimo consiglio provinciale con presidente Stefano Costa. Gli ultimi due punti hanno visto una discussione più accesa, il primo relativo alla modifica dell’orario di votazione delle imminenti votazioni per il nuovo presidente della provincia, si votera’ il 31 ottobre, che ha visto il consigliere Luigi Spadone, chiedere l’allungamento dell’orario fino alle 22 in modo tale da permettere anche a molti consiglieri che lavorano fuori provincia di poter partecipare alla consultazione di secondo grado e la risposta del presidente Costa che ha ricapitolato come le province sul punto si siano mosse in “ordine sparso”, trovandosi in difficoltà rispetto alla legge Delrio che descrive minuziosamente le operazioni di voto e le sue tempistiche segnalando come solo comprovati motivi da delineare in una delibera specifica, permettano una deroga. La decisione, votata all’unanimità, alla fine ha visto prevalere la necessità di ampliare l’orario permettendo così a tutti i consiglieri che lavorano fuori sede di poter partecipare. Il tema che ha scaldato però gli animi è stato di nuovo il futuro dell’istituto Maggia. Dopo la spiegazione dell’ingegnere sulla situazione odierna, dove di fatto non ci sono novità se non la proposta delineata dal consigliere e sindaco di Gravellona Toce, Giovanni Morandi, che ha a disposizione un terreno dove potrebbe realizzarsi il plesso scolastico, il comune di Stresa proprio poco prima del consiglio provinciale ha inviato una comunicazione richiedendo ancora tempo. Questo ha scatenato reazioni su reazioni che non hanno permesso però di giungere ad una sintesi in grado di permettere una deliberazione con il rischio di perdere le risorse economiche e soprattuto protrarre il disagio dei ragazzi del Maggia.