Chi non lavora e non produce rifiuti, il pensiero va quindi alle attività commerciali, non sia obbligato a pagare la tassa. Prende carta e penna il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi che, con l’assessore Daniele Folino, scrive a Conser Vco, che si occupa del servizio di raccolta, perché a chi è obbligato alla chiusura forzata (quindi per tutto il tempo previsto dalle disposizioni) non venga applicata la tassa rifiuti. La ricchiesta è anche che «non vengano assegnati costi aggiuntivi alle poche attività rimaste attive e alle utenze domestiche». Una misura che viene richiesta «per contenere i disagi a carico di cittadini ed imprese» ma che dev’essere condivisa con Conser Vco che dovrebbe quindi modificare il budget identificato per il 2020, la cui copertura è totalmente a carico degli utenti. «Alla luce del radicale cambiamento di vita, che ci siamo trovati ad affrontare – si legge nella nota – deve seguire imprescindibilmente una revisione degli strumenti di programmazione degli enti» perché «le attività si trovano nelle condizioni di non poter lavorare e di non produrre rifiuti, non usufruendo perciò dei servizi resi da Conser Vco». Da qui, infine, la richiesta: «Elaborare e comunicare le scelte strategiche e formali, in termini di budgete riorganizzazione delle efficienze della società, che conducano all’obiettivo prefissato».