L’associazione “Omegna, si Cambia!” piange la morte del presidente Piergiorgio Martina avvenuta alle prime ore di questa mattina. Un malore improvviso ha strappato a soli 57 anni «l’anima di questa realtà», come ricorda Lucia Camera, socia e consiglierae comunale nella lista “Omegna, si cambia!” di cui aveva fatto parte anche Martina. Agente di commercio nel settore degli articoli per la ristorazione, avrebbe compiuto 58 anni il 22 maggio. Discendeva da una storica famiglia omegnese che, come ricorda Camera, aveva residenza in piazza Bovio. Manuela Bracchi era la sua compagna da anni ed era componente dell’associazione da lui presieduta. Martina era stato eletto presidente dell’associazione nel 2018, un gruppo nato dopo la campagna elettorale del 2017, che aveva portato alla costituzione di due liste civiche a sostegno della candidatura a sindaco di Mauro Empoles. Il 57enne era subentrato al collega Luciano Nezi, che per motivi di salute aveva lasciato l’impegno pur rimanendo nell’associazione. «Ci siamo visti ieri alle 17, ci sentivamo tutti i giorni. Quando stamane Manuela mi ha mandato un messaggio per avvisarmi non riuscivo a crederci» dice con la voce rotta dal pianto Empolesi. Tra le iniziative in cui Martina credeva vi erano quelle benefiche. «Ricordo il suo impegno con Manuela nella “Cittadella del Gusto” che poi coinvolse anche altri soci tra cui me – aggiunge Camera -. Siamo tutti scioccati in questo momento, non riusciamo a renderci conto di questa perdita. Era una bella persona Piergiorgio, una persona valida e molto presente». Martina era stato sostenitore anche del progetto della riqualificazione del Ponte Antico che aveva seguito personalmente e del concerto dello scorso 1º dicembre a ricordo di Roberto Colombo, Roby per tutti, scomparso esattamente un anno prima, fratello di Paola, componente dell’associazione. Il ricavato era andato al progetto Pro memoria Cafè per i per malati di Alzheimer e i loro famigliari. «Questa notizia è una mazzata per tutti – aggiunge Augusto Quaretta, che aveva conosciuto Martina un paio di anni prima dell’esperienza elettorale -. “Pier” era una persona che si metteva a disposizione: amava i fatti non le parole. E noi lo ricorderemo senz’altro così». L’emergenza sanitaria non permetterà il funerale del 57enne, ma solo una benedizione dopo la cremazione che avverrà nei prossimi giorni.