Aggiornato al 5 Dicembre 2024

Totem di Palazzo Silva a Domo sfondato, l’autore è un 20enne domese

Non ci è voluto molto a scoprire l’identità del 20enne domese che nei giorni scorsi aveva sfondato un totem, quei grandi cartelli bordeaux che indicano la mostra allestita a Palazzo Silva, all’ingresso del centro storico. A poche ore dalla segnalazione la Polizia municipale di Domodossola, col sistema di videosorveglianza, ha rintracciato l’autore del fatto, accusato di danneggiamento aggravato. Sembra che sia il quinto “cartellone” a fare quella fine, e il costo per la collettività, si aggirerebbe, l’uno, sui 400 euro. Sul fatto è intervenuto anche il sindaco Lucio Pizzi che prende le distanze dai “Giovani leghisti che nei giorni scorsi avevano denunciato un aumento di microcriminalità, smentito dalle forze dell’ordine, spiegando che «i disagi collegati alla movida domese non sono riconducibili ad una situazione di microcriminalità, ma alla diffusa maleducazione di minori o poco più, che troppo spesso girovagano fino a tarda ora gridando e talune volte compiendo atti di inciviltà, dimentichi del fatto che i diritti di ognuno finiscono dove cominciano quelli degli altri». Il riferimento del sindaco, riguarda probabilmente il vociare fino a notte inoltrata, soprattutto per le vie del centro, in via Marconi in particolare, dove spesso e volentieri gli abitanti in questi mesi d’estate hanno chiamato il 112 che, spiegano però da quei palazzi «si limitano a passare senza intervenire, senza fare davvero la differenza». Lo stesso in altre aree del centro storico dove una lettrice ci segnala che tutte le settimane trova una finestra rotta, lo stesso per i vasi di fiori «e quando gli dico qualcosa mi mandano a quel paese – dice – mi fanno addirittura pipì sul balcone, chiamo le forze dell’ordine, ma gli interventi sono all’acqua di rose, se ci sono…». E così Pizzi spiega: «Il rispetto della quiete pubblica dev’essere garantito dalle forze dell’ordine» e prosegue ricordando che l’amministrazione aveva dotato Polizia e Arma di tablet per visionare a distanza in tempo reale, le immagini riprese dalle telecamere, 30 nel solo centro storico». Pizzi sostiene che nei prossimi giorni incontrerà i dirigenti delle forze dell’ordine per «un aumento della pressione nei controlli. Non trascurerò – scrive – neanche di incontrare nuovamente i gestori dei locali, con i quali mi ero già confrontato ad inizio estate chiedendo un’azione di “sicurezza partecipata”, anche in considerazione dell’emergenza. A questo si aggiunge, purtroppo, l’inadeguata ed irrispettosa gestione di qualche esercente, preoccupato solo del proprio incasso». Infine il richiamo alla responsabilità individuale di cui avevamo già parlato su Eco.

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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