Aggiornato al 3 Dicembre 2024

L’orologio della stazione di Domodossola non funziona da mesi. Interviene il sindaco Pizzi

Un proverbio africano dice “voi avete l’orologio, noi abbiamo il tempo”. Non sappiamo se per ragioni filosofiche o per semplice incuria, nessuno ha pensato di aggiustare il grande automa che guarda piazza Matteotti dalla facciata principale della stazione internazionale di Domodossola. E’ fermo sulle 5.25 da mesi. A voler fare i qualunquisti, si direbbe che niente è più azzeccato di un orologio fermo per sintetizzare i ritardi dei treni e le conseguenti sventure dei pendolari. Oggi il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, ha preso carta e penna e ha scritto a Rfi (Rete ferroviaria italiana) Direzione fabbricati viaggiatori, per chiederne la manutenzione. Scrive che l’orologio è più che un semplice strumento per conoscere l’ora esatta: è un abituale riferimento, una sorta di presenza che si abbina alle nostre attività quotidiane, visibile da molto lontano e da diverse prospettive. L’orologio inoltre rappresenta un biglietto da visita. E chiede di «ripristinare il normale funzionamento tornando a trasmettere un’immagine di funzionalità da cui sia la vostra azienda che la nostra comunità non possono prescindere». Non resta che attendere. Come quasi sempre, ai binari.

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