Si chiamano “visite alla finestra” e sono l’originale modalità messo in atto a partire da ieri, lunedì 7 dicembre, dalla Riss di Premosello Chiovenda per consentire ai parenti degli ospiti della struttura di vedere i propri cari, seppure divisi da un vetro di una finestra. L’idea, un modo per “scaldare il cuore” dei parenti degli ospiti, è della direttrice di struttura della Riss, Valentina Affatato, che l’ha presentata così: «Con questo sistema mentre gli ospiti restano all’interno in completa sicurezza essi potranno prendere contatto, almeno visivo, con i loro cari. Ieri è stato bello vedere i loro sorrisi. Comprendiamo che non è la stessa cosa di poterli abbracciare, baciare o donare loro una carezza, ma questo sistema consente di vedere i propri cari, guardarli negli occhi e donare loro un sorriso». «Ci manca – ha scritto la direttrice in una lettera ai famigliari – la presenza dei famigliari nei corridoi della struttura, le chiacchiere con gli ospiti e tutto quello che chiamiamo normalità. Manca soprattutto in questi giorni così vicini al Natale, un Natale che ci ricorderemo a lungo perché differente da tutti gli altri. Tutto il personale lavora con uno spirito diverso, con la comprensione che all’ospite manca il “calore famigliare”». Nel frattempo nella giornata di ieri sono state comunicate due negatività al tampone di controllo di due ospiti che erano risultati positivi 15 giorni fa: «Ora – spiegano dalla Riss – verranno sottoposti ad un secondo tampone prima di reinserirli nella degenza ordinaria». Altri due ospiti che avevano avuto contatti con un’utente poi risultata positiva sono stati sottoposti a un tampone rapido risultato positivo. Nelle prossime ore verranno sottoposti al tampone molecolare.