Aggiornato al 6 Ottobre 2024

C’è un po’ di Ossola nella missione della Nasa. Tra gli spettatori l’ossolano Andrea Accomazzo, impegnato all’Esa

C’è anche un po’ di Europa (anzi: un po’ di Ossola) nella missione della Nasa che ieri sera, intorno alle 21.55, ha portato il nuovo Rover Perseverance (foto) sul suolo di Marte. Tra i milioni di spettatori che hanno seguito in diretta gli ultimi 7 minuti dell’ammartaggio, c’era anche l’ingegnere ossolano Andrea Accomazzo, capo delle missioni esplorative del Sistema solare dell’agenzia spaziale europea (Esa).
Accomazzo era uno spettatore interessato in quanto anche l’Esa partecipa ad uno dei progetti più ambiziosi della missione, portata avanti da Esa e Nasa insieme: quello che prevede di riportare frammenti di rocce marziane sulla Terra. La missione si chiama “Mars Sample Return”: il rover della Nasa Perseverance, infatti, raccoglierà dei piccoli frammenti che lascerà dentro dei tubi di metallo. Nel 2028 un robot sviluppato da Esa e portato da una sonda Nasa dovrebbe raccogliere questi tubi e poi riportarli, con un razzo, nell’orbita del pianeta rosso, dove una seconda sonda dell’Esa dovrebbe raccoglierli e da lì portarli sulla Terra. Una missione molto ambiziosa che potrebbe far capire molti segreti di Marte. «Ieri sera eravamo tutti collegati da diverse parti d’Europa – racconta Accomazzo – ognuno dalle proprie abitazioni perché siamo in gran parte in smart working e abbiamo seguito con un po’ di apprensione ed emozione le fasi più delicate della missione. Ora per noi inizia una nuova avventura per riportare a terra i frammenti di suolo marziano che Perseverance raccoglierà». Intanto Accomazzo sta lavorando alle altre missioni dell’Esa: Juice, che partirà il prossimo anno e porterà il prossimo anno ad esplorare le lune di Giove nel 2030, Exo Mars, che dovrebbe portare il primo rover europeo sul suolo marziano nel giugno 2023 e Solar Orbiter e BepiColombo, missioni già in corso che riguardano l’esplorazione del Sole e del pianeta Mercurio (che sarà raggiunto nel 2025). L’intervista completa sul prossimo numero di Eco Risveglio.

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