La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunta alla 26ª edizione, è stata celebrata anche a Gravellona. Sabato 20 marzo nello spazio antistante la biblioteca civica Camona è andata in scena la lettura dei nomi di tutte le vittime delle mafie, trasmessa anche in diretta sulla pagina facebook del sindaco Gianni Morandi. L’evento è stato promosso dall’Istituto comprensivo Galilei in collaborazione con l’amministrazione comunale, Avviso Pubblico e Libera Vco. Ha aderito all’iniziativa lanciata da Libera “A ricordare e riveder le stelle” dove le stelle sono gli uomini, le donne ed i bambini vittime innocenti delle mafie, anche chi casualmente si è ritrovato sulla traiettoria di una pallottola destinata ad altri. Alla lettura hanno partecipato gli assessori Cristina Franchi, Roberto Birocco e Paolo Ciana, i consiglieri comunali Mattia Nobili, Salvatore Paolo Nocilla e Paola Battaglia, il preside dell’istituto Gino Carissimi e le professoresse che hanno creato il progetto del pannello parlante “VIVI”. Oltre alla lettura dei nomi è stato esposto il lavoro realizzato dalle classi, che hanno approfondito la storia personale delle vittime attraverso una modalità creativa e multimediale. Grazie al nuovo laboratorio grafico della scuola “FabLab” e all’utilizzo di una stampante 3D gli studenti delle classi prime hanno potuto creare stelle in plastica riciclata sulle quali hanno scritto i nomi delle vittime. Ogni storia è stata approfondita e sintetizzata dagli allievi delle seconde e sono consultabili sul sito della scuola ed accessibili anche via smartphone tramite un apposito “Qr Code”. Ai ragazzi più grandi è stato chiesto un ulteriore sforzo interpretativo, ovvero di immedesimarsi con le vittime e provare ad immaginare quale potrebbe essere stato l’ultimo pensiero prima di morire. Coordinati dalle insegnanti, gli allievi delle classi terze hanno potuto quindi realizzare dei brevi video nei quali hanno dato voce a quegli uomini e a quelle donne che hanno perso la vita, alle loro passioni, ai loro sogni e ai loro progetti tragicamente interrotti. Tantissime le storie presenti, dalla collaboratrice di giustizia Rita Atria al capo della scorta di Giovanni Falcone, Antonio Montinaro, alla giovane insegnante Filomena Morlando coinvolta in una sparatoria tra bande rivali della camorra. La professoressa Marina Canale, che insieme alla docente Luana Rifuggio è la referente di educazione civica, racconta: «Ѐ stato un progetto molto impegnativo ma bellissimo. Abbiamo coinvolto tutte le classi della scuola, con le prime in presenza e con le seconde e le terze in didattica a distanza. Siamo molto soddisfatte di come hanno lavorato i ragazzi. Alcuni di loro si sono commossi, ci hanno detto che è stato un privilegio poter partecipare a questa giornata». Per loro è stato un mese di lavoro con le ultime due settimane molto intense. Sia le storie che i video dei ragazzi sono stati caricati sulla pagina web di educazione civica dell’istituto e sono facilmente raggiungibili grazie ai codici Qr che si trovano sul pannello, esposto in biblioteca fino a fine maggio. «Il progetto è stato emozionante per tutti, soprattutto per i ragazzi che lo hanno vissuto in maniera molto forte e profonda – aggiunge Luana Rifuggio -. Andando a vedere quei video emerge proprio questa sensazione di vicinanza con le storie delle vittime. Ѐ stato un compito importante per i ragazzi. Un lavoro svolto a scuola è diventato un evento pubblico ed insegnare loro ad essere presenti sul territorio è proprio uno degli obiettivi dell’educazione civica».