Aggiornato al 14 Dicembre 2024

Saluti da Intra, il dialetto diventa un’arte

Creare luoghi di comunità attraverso il dialetto è diventata un po’ la missione del gruppo teatrale-musicale Saluti da Intra. Sono tanti gli appuntamenti culturali del gruppo, alcuni anche basati sullo scambio, come quello di qualche mese fa al centro Incontri Sant’Anna quando il gruppo verbanese ha partecipato ad una serata dialettale organizzata da Anteas esibendosi al fianco dell’Associazione culturale e dialettale “Le Radici” di Spinazzola in un interessante scambio culturale.

Ora si guarda al futuro, con pragmatismo ma anche con qualche sogno. «I Saluti da Intra sono un gruppo di musica e teatro – dice Leonardo Di Taddeo, voce narrante del gruppo – che nasce un po’ per gioco. Poi ci siamo resi conto delle nostre capacità e soprattutto della voglia di difendere e di mantenere vive le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra storia e le nostre radici, che inesorabilmente stavano per andare a perdersi come accade sempre in città che sono in continua trasformazione».

La formazione attuale vede Erasmino Furlan alla fisarmonica, Roberto Bonisoli alla chitarra, il narratore Leonardo Di Taddeo, i cantanti Marco Colombo e Dante Sarasini, con la recente aggiunta di Lucio Varriale al basso.

«Lucio è originario di Napoli – aggiunge Di Taddeo – ma non ha avuto né paura né esitazione ad unirsi al gruppo. E’ un grande musicista e per noi è decisamente un arricchimento».

Lo stile del gruppo ricorda le scene che un tempo si ripetevano nelle osterie o per strada, un’essenza da artisti di strada, da giullari, che usano la musica e il dialetto per creare unione, per creare quella bella sensazione di stare insieme, sentirsi comunità e condividere emozioni.

Ultimi ritocchi sono ora in corso per rendere più solido e artistico il canto, anche con l’aiuto dell’amico tenore Damiano Colombo che nel campo è professionista.

«Ci prefiggiamo di tutto durante la ricerca dei canti – dice ancora Di Taddeo -, l’importante è che rispettino la nostra storia e la nostra cultura. Alcuni autori non sono mai stati nemmeno menzionati nei libri di storia, però forse a loro insaputa sono stati ottimi cantori. Gente che ha amato così tanto il lago da tradurlo in poesia. Uno su tutti è Giovanni Battista De Lorenzi, medico storico di Intra che poi era anche poeta».

Nel momento di pausa poi sorge il sogno, quello di poter un giorno riempire la sala del teatro Maggiore con ballate dialettali. «I progetti sono davvero tanti – conclude Di Taddeo – ma il grande sogno è di fare uno spettacolo al teatro “Il Maggiore”. Per ora stiamo camminando, piano piano. Giorno dopo giorno vogliamo farci conoscere e speriamo che la gente non solo venga a vederci ma venga a vivere un’emozione con noi».

Per informazioni è possibile contattare il gruppo al 340 396.0597, oppure vistare la pagina Facebook “Saluti da Intra”.

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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