La pista per e-bike che fa parte dell’itinerario di cicloturismo tra i Comuni di Macugnaga e Saastal attraverso il passo del Moro, finanziata con 1,5 milioni dal programma Interreg, è stata sequestrata la mattina di oggi, lunedì, dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Verbania dopo una lunga e articolata inchiesta condotta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Verbania guidata dalla dottoressa Olimpia Bossi. I motivi del sequestro, secondo i finanzieri, sono sostanzialmente due: mancherebbe l’autorizzazione preventiva dell’Agenzia delle Dogane in quanto questa sarebbe un nuovo collegamento tra Italia e Svizzera, dopodiché ci sarebbero delle difformità tra l’esecuzione dell’opera e il progetto approvato. Il sequestro è scattato nelle prime ore di oggi. Le indagini erano partite dai controlli di routine degli appalti pubblici che interessano la provincia. Le attività di Polizia giudiziaria dei finanzieri della Compagnia di Domodossola «hanno inconfutabilmente permesso di riscontrare – scrivono dalla Finanza – che per le modifiche apportate al tracciato approvato non era stata neanche avanzata alle autorità che devono decidere su un’area con stringenti vincoli paesistici, naturalistici, idrogeologici e di usi civici». Le modifiche al progetto sarebbero sia planimetriche che morfologiche, con pendenze che secondo i finanzieri sarebbero di gran lunga superiori da quelle inizialmente previste.