«Eh, cosa posso farci, ho la passione per le armi!». Così avrebbe detto il 70enne con casa a Villadossola e a Cardezza quando gli uomini della Polizia provinciale hanno trovato un arsenale a casa sua. Una decina di giorni fa l’ossolano era stato visto in un bar con una pistola e qualcuno ha pensato potesse essere pericoloso. Così la Provinciale ha scoperto che il 70enne non aveva porto d’armi, non risultava la detenzione di nulla, e ha perquisito le abitazioni. Bombe a mano, moschetti, carabine calibro 22, una doppietta con cani esterni, una semiautomatica, due pistole a tamburo, tre baionette con asta di legno e da inserire sul fucile, pugnali con lame lunghe fino a 50 centimetri, munizioni. Insomma, un arsenale in casa. Dopo l’arresto in flagranza di reato, con domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia, lunedì è stata disposta la convalida d’arresto con l’obbligo di firma e la permanenza nel comune di residenza, Villadossola, fino a quando non finirà il processo.

LA PISTOLA ACCANTO

AL FIUME

Nei giorni scorsi è arrivata anche la segnalazione di un lettore che prontamente ha denunciato il fatto anche ai Carabinieri. «Dallo snodo della superstrada tra Villa e Beura – ha spiegato – un chilometro dopo l’imbocco della ciclabile in direzione Villadossola, si arriva al canale attraversato da un ponticello. Affacciandosi si vede subito sulla sponda sinistra una pistola, forse emersa a seguito dell’abbassamento del livello delle acque. Normalmente, infatti, il canale misura 5/6 metri di profondità. La corrente impetuosa, corre direttamente alla griglia della Masone, in fondo a Vogogna, fin quasi Piedimulera». I Carabinieri hanno confermato la denuncia e hanno recuperato l’arma, una Beretta 34 in pessimo stato di conservazione, talmente arrugginita da non consentire neppure più la lettura del numero della matricola. E’ escluso, spiegano, che appartenesse al 70enne, doveva trovarsi nel fiume da parecchi anni.