Aggiornato al 3 Maggio 2024

Giulia ed Emanuele con il camper per inseguire un sogno

La pagina Instagram si chiama “Vitadapalestrato” e a gestirla sono Emanuele Grasso, 35enne di Verbania, e Giulia Perazzi, 25 anni, originaria di Nebbiuno. I due sono una coppia nella vita e nell’attività e ad unirli c’è una scelta precisa: lasciare casa e lavoro (sicuro) per vivere in camper ed inseguire i propri sogni. Lui, guardia giurata in Svizzera, lei bartender. La loro può essere definita una vera e propria avventura: «Vogliamo raccontarla ai lettori di Eco Risveglio – dicono – perché possa essere d’ispirazione a chi come noi stava stretta la routine di un’esistenza scandita da orari e costrizioni. Non riuscivamo più a reggere stress e monotonia, certo stavamo bene economicamente, ma non stavamo facendo ciò che più ci piace». Non si tratta, dunque, solamente di un viaggio, ma di un cambio di vita radicale, «motivato dal desiderio di libertà – aggiungono – autenticità e avventura. Dopo anni di lavoro frenetico e una vita spesso sempre uguale, sentivamo di aver bisogno di qualcosa in più. Volevamo vivere a contatto con la natura, esplorare nuovi posti e dedicarci alle nostre passioni. Così, un anno fa circa, abbiamo lasciato la casa in affitto, i nostri lavori e abbiamo comprato un camper usato. Io gestivo già una pagina Instagram – racconta Emanuele -, mentre Giulia faceva foto e video. A quel punto abbiamo unito le due cose e la nostra vita è completamente cambiata».

Iniziano i viaggi su ruota per l’Italia, alla scoperta di paesaggi mozzafiato, culture differenti e persone uniche, conosciute girando per le palestre e i backstage durante le gare di bodybuilding. Un’esperienza che per Emanuele e Giulia è diventata una professione, essendo gli unici in Italia a poter accedere nel dietro le quinte delle competizioni. Raccontano: «Ciò che ci sta accadendo dimostra che è possibile vivere un’esistenza libera ed appagante, fuori dagli schemi tradizionali. La nostra pagina Instagram, “Vitadapalestrato”, sta crescendo, è diventata la nostra professione. La pagina social è nata per seguire le gare di bodybuilding, di cui facciamo reportage e servizi privati nei backstage: è quella la chiave del nostro lavoro. Davanti al palco è pieno di gente, dietro possiamo accedere solo noi e raccontare cosa succede. Il nostro futuro è diventare una piccola azienda familiare». Ma com’è vivere così? «Il camper non è per tutti. Siamo una coppia e bisogna andare molto d’accordo, gli spazi sono ridotti, serve spirito di adattamento, ma è molto meglio di ciò che crede la gente. Molti ci chiedono: “Come fate a fare la doccia?”. Sul camper ci sono sia il bagno che l’acqua calda, c’è il gas per cucinare, il frigo. Lo spazio è ridotto ma si riesce a fare tutto come in un’abitazione. La cosa più bella è che ti svegli ogni mattina in un posto diverso. Ti sposti in base alle esigenze di lavoro, per ciò è comodo avere un camper». Poi un messaggio: «Si pensa che lavorare sui social sia una passeggiata. Non è così: si lavora e si studia per crescere, si fanno corsi, è la passione che fa muovere tutto». E il ritorno ai luoghi di origine? «Veniamo spesso, quando siamo in zona, dalle nostre famiglie. Sono abituate al modo di vivere che abbiamo scelto, hanno visto che c’è un progetto importante e che ha superato le nostre aspettative, sono contenti per noi». Il posto più bello visto in questo anno? «Ce ne sono stati tanti. Da piemontesi non pensavamo che la nostra regione fosse così bella… Ad esempio, non eravamo mai stati a Venaria Reale, luogo affascinante». A chi è consigliata questa esperienza? «A chi ha voglia di partire, di stare in viaggio, non solo ai giovani, ma alle persone di tutte le età».

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