Si è svegliato l’orso M29. Gli uomini della Polizia provinciale hanno trovato le prime impronte nei giorni scorsi e ieri, mercoledì 8 maggio, nei pressi del suo ricovero invernale.
«E’ in Val Grande, non diciamo dove di preciso, ma in Ossola. Non possiamo dare per certo che sia il solito orso, è però una possibilità abbastanza alta. Nel frattempo abbiamo posato delle fototrappole» spiega il responsabile, Riccardo Maccagno. Potrebbe cercare cibo più in basso dato che in alto c’è ancora la neve? «Per ora ha solo bisogno di proteine perché esce dal letargo parziale, non andrà in giro per lunghi spostamenti, deve alimentarsi». Andrà a caccia di ungulati? «No, è vegetariano principalmente e si ciberà di nuovi germogli e radici; poi è un’opportunista, quindi se troverà carcasse di animali, le mangerà. In questo momento ha un fabbisogno di alimentazione progressivo». State raccogliendo prove che si tratti effettivamente di M29, l’orso che ci tiene compagnia dal 2019? «Al momento non abbiamo ancora trovato feci per l’analisi del Dna; nel caso effettueremo i riscontri». Si è parlato del fatto che sia un orso in dispersione dal Trentino in cerca di una compagna: si hanno notizie di altri esemplari anche nella vicina Svizzera? «Al momento no ma M29 non è stato avvistato molte volte. Come c’è lui potrebbero essercene altri». O altre.