Alice De Ambrogi è la nuova presidente del consiglio comunale. Nessuna sorpresa, dunque, al primo consiglio comunale dell’era Albertella, convocato ieri giovedì, alle 21 al teatro Il Maggiore davanti ad un pubblico di 200 persone circa. Dopo il giuramento del sindaco Giandomenico Albertella, la nomina degli eletti e le surroghe dei consiglieri che sono entrati a far parte della giunta (9 assessori contro i 7 dell’era Marchionini, più quattro consiglieri delegati), si è passati all’elezione del presidente del consiglio comunale. A dirigere i lavori è stato il consigliere “anziano” Giorgio Tigano (Verbania Futura), che aveva auspicato un confronto tra i consiglieri anche acceso ma sempre nei limiti del rispetto e del confronto. I suoi auspici sono presto tramontati in quanto dopo l’intervento di Riccardo Brezza, capogruppo del Pd, che ha indicato Alice De Ambrogi come presidente del consiglio comunale, è intervenuta Mirella Cristina (Forza Italia) che, fatte le congratulazioni al neo sindaco, ne ha stigmatizzato il comportamento: «Avete offerto la carica di presidente del consiglio non all’altro candidato al ballottaggio, ma al Partito democratico, poi dopo qualche giorno, quando la notizia era già uscita sui giornali dove addirittura si dava per scontata l’elezione già alla prima votazione, per lavarvi la coscienza ci avete contattati. Noi non ci stiamo e non parteciperemo alla votazione. Inoltre, nessuno dei nostri consiglieri sarà disponibile per occupare le cariche di vice presidente del consiglio o per le commissioni comunali». Alle parole di Cristina si è accodato anche Matteo Marcovicchio di Fratelli d’Italia, che ha annunciato la non partecipazione al voto. La scelta della maggioranza è stata stigmatizzata dal capogruppo di Verbania Futura, Beniamino Ricca, che ha parlato di scarsa «deontologia istituzionale», subito rintuzzato dal capogruppo della lista civica Marchionini, Patrich Rabaini, che ha ricordato come l’elezione «dovrebbe avvenire per scrutinio segreto e invece tutto è stato palesato giorni fa sui giornali. Il sindaco ha scelto un gruppo di minoranza come interlocutore preferenziale, mi ricorda tanto il trasformismo, nato in Italia a fine ‘800. Il gesto di fair play verso il candidato al ballottaggio ci poteva anche stare, ma qui si va oltre. Non oso immaginare cosa accadrà quando si parlerà di Provincia e di partecipate. Per questo noi non accetteremo cariche, né alla vice presidenza del consiglio né nelle commissioni». Anche Rabaini e Silvia Marchionini hanno lasciato l’aula, insieme a Cristina, Marcovicchio e Samuele D’Alessandro (Forza Italia). De Ambrogi è stata però ugualmente eletta al primo turno con i voti di Pd e di Verbania si prende cura (il consigliere Simone Martoccia). La votazione per la vice presidenza ha visto eletti Sergio Baldan come supplente e lo stesso D’Alessandro come componente dell’opposizione. Il giovane forzista ha però già annunciato che non accetterà l’incarico per cui si dovrà tornare al voto nella prossima seduta, prevista per giovedì 18. Il consiglio comunale è poi proseguito con la discussione del programma del sindaco a cui hanno risposto le opposizioni. (Articolo completo su Eco Risveglio in edicola giovedì)