Con il voto favorevole della maggioranza guidata dal sindaco Giandomenico Albertella, di Forza Italia e Fratelli d’Italia, il consiglio comunale di Verbania la sera di ieri, giovedì, ha approvato l’introduzione del taser (pistola elettrica) per la Polizia locale. Il gruppo formato da Silvia Marchionini e Patrich Rabaini ha votato contro, mentre si sono astenuti Partito democratico e Verbania si prende cura. Il taser verrà introdotto in modo sperimentale; due agenti parteciperanno ad un corso per imparare l’uso della pistola elettrica e faranno da istruttori agli altri 25 vigili urbani. Ad ogni taser sarà abbinata una bodycam che servirà a registrare la scena nel momento dell’utilizzo della pistola a garanzia degli agenti e delle persone che saranno fermate. Pistole elettriche che, ha detto l’assessora Monica Gulisano, sono sicure e servono solo a impedire momentaneamente di nuocere a persone esagitate. Non è stato dello stesso avviso il consigliere Rabaini, che ha invece riportato alcuni fatti di cronaca di persone decedute dopo essere state colpite dalla pistola elettrica, che può essere letale per chi ha problemi cardiologici e magari non sa di averli. «In più – ha spiegato Rabaini – non ci piace la narrazione per cui Verbania non è una città sicura e questa delibera lo fa pensare».