La Prefettura del Vco nelle prime ore del pomeriggio di oggi, martedì, ha sospeso il sindaco di Macugnaga. L’atto è stato notificato a tutti i consiglieri comunali. La decisione arriva dopo l’arresto del sindaco Alessandro Bonacci, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con l’accusa di falso in atto pubblico e tentativo di depistaggio. La decisione è in linea con quanto previsto dalla legge Severino, che prevede la sospensione di diritto dalle cariche indicate all’articolo 10 della legge (tra cui quella di sindaco) per coloro nei confronti dei quali l’autorità giudiziaria ha applicato, con provvedimento non definitivo, una misura cautelare restrittiva della libertà personale (come l’arresto). Ciò significa che, in caso di arresto, un sindaco viene automaticamente sospeso dalla sua carica. La sospensione dura per tutto il periodo in cui la misura cautelare restrittiva è in atto. Durante il periodo di sospensione del sindaco, la gestione del Comune segue le norme previste dal Testo unico degli enti locali (Tuel). Di solito, le funzioni del sindaco vengono temporaneamente esercitate dal vice sindaco. In assenza o impedimento del vice sindaco, si seguono le ulteriori disposizioni statutarie o di legge per la sostituzione. In casi particolari o di protratta assenza potrebbe anche essere nominato un commissario prefettizio. L’arresto, chiesto dalla Procura, è stato convalidato ieri, lunedì, dal gip di Verbania che aveva già svolto un interrogatorio di garanzia preventivo la settimana scorsa. Il primo cittadino ora si trova nella sua casa di Macugnaga, dove è giunto ieri sera all’arresto.